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Ottimizzare WordPress per Google

Ecco la presentazione (frettolosa) che ho rabberciato per il BzaarCamp. Riguarda un argomento che ogni tanto viene fuori: qualcuno mi chiede se faccio qualcosa per posizionare al meglio il blog sui motori di ricerca. Ni, dipende dal post, direi. Ci sono comunque alcune tecniche che ho più o meno capito, alcune le adotto, altre no. Vediamole, ciascuna con una breve descrizione.
Il post è fortemente “biasato” (neologismo orrendo), verso WordPress e Google, WP perchè un po’ lo conosco e Google perchè non conosco nessuno che non lo utilizzi per le ricerche su internet. (Nota che qui si predica bene, ma si razzola male. Quindi fai quello che dico, ma non fare quello che faccio.)

Intanto ci sono le tecniche da applicare sulla piattaforma e sul template.

Codice valido. E’ meglio che il codice sia validato, ai motori piace di più e incontrano meno difficoltà a capire. Se non chiudi i tag o non metti tutti gli attributi, perdi un po’ di semantica, e Google dà un peso ai tag.
Strumenti che aiutano: Firefox e l’estensione HTML Validator. Questa estensione ti mostra perchè e dove il tuo template non valida, così impari sempre meglio l’XHTML Non basta farlo una volta sola alla impostazione del template, occorre che tutti i post siano scritti con codice valido. Controlla spesso.
Parola chiave: validare.

Permalink. I permalink di default di WP non vanno benissimo, contengono il “?” e non hanno riferimenti al “post slug”. Meglio cambiare da subito la struttura dei permalink. Quelli semplici con i trattini vanno benissimo. Devono contenere parte del titolo del post (e/o delle keywords relative). I miei non sono una scelta perfetta, perchè hanno anche la data che non serve a nulla per i motori. il problema è che una volta che hai fatto la scelta non puoi più cambiare, perchè ormai il grosso dei tuoi post è già indicizzato. Se sei un mago di .htaccess te la cavi, ma non è alla portata di tutti (sicuramente è fuori dalla mia).
Strumenti che servono: interfaccia amministrativa, Options –> Permalinks.
Parola chiave: permalink “parlanti”.

Contenuto in testa. Un motore entra nel tuo blog, e perlopiù ignora il foglio di stile CSS. Scorre solo il contenuto e le informazioni. La maggior parte dei temi WP dispongono il contenuto il più in alto possibile nel documento non “stilizzato”, mantenendo sidebar e footer (meno importanti da indicizzare) verso il basso. Alcuni motori scansionano solo il primo terzo di pagina, poi se ne vanno. Assicurati che il tuo template metta il contenuto in alto.
Strumenti che servono: un browser per visualizzare il codice generato.
Perola chiave: content first.

Buoni link di navigazione. Un motore di ricerca naviga il blog seguendo tutti i link, assicurati di avere dei buoni link per navigare le tue pagine agevolmente. Archivi, categorie e calendario, possono aiutare. In generale una buona struttura di link interni favorisce il motore di ricerca. Un plugin per i “related post” mostra in fondo al post un elenco di link ad altri tuoi articoli correlati.
Strumenti che servono: un editor qualunque per modificare il template, e il plugin Related Entries.
Parola chiave: good navigation links.

Google sitemaps. C’è un plugin di WP che genera la Google Sitemap, un file XML che descrive il sito a Google e permette una migliore indicizzazione. Qui una rapida spiegazione, in pratica puoi comunicare meglio a Google cosa indicizzare e quali sono le novità sul tuo blog. Il plugin pinga direttamente Google, che manda un bot a visitare il blog entro pochi minuti, ed ha diverse opzioni.
Strumenti che servono: Sitemap Generator Plugin
Parola chiave: Google Sitemap.

Template pulito. Questa è una mia opinione. Guarda Google, vacci ora e guardalo davvero. E’ una delle homepage più vuote che puoi trovare (anche se non valida completamente). La mia personale ed animistica convinzione è che a Google piacciano di più i siti che gli somigliano. Quindi, impara da lui e cerca di pulire il tuo template il più possibile.
Strumenti che servono: un editor per togliere cose dal tuo template.
Parola chiave: c’è sempre qualcosa da togliere. (Ad esempio, in questo esatto momento su questo blog c’è già troppa roba, dovrei sfoltire).

Spostare il blogroll. Cerca di diminuire il più possibile il numero di link “statici”, cioè quelli che appaiono sempre nella sidebar (nei post servono, invece). Sposta il blogroll in un’altra pagina. Io l’ho fatto e nel giro di poco il mio pagerank è passato da 5 a 6. Incollo da qui:

“Il pagerank di Google è un valore numerico che rappresenta l’importanza di una data pagina nel web. Google ipotizza che se una pagina è elencata da un’altra, quest’ultima stia ricevendo una sorta di voto, o attestato di stima da parte della prima: “ti linko perché ti reputo importante”. Quindi più links riceve una pagina e maggiore è la sua importanza. Questo fa aumentare il suo pagerank. Il pagerank è importante perché influenza il ranking nei risultati di ricerca.”

Cerca di avere più link entranti e meno uscenti in homepage:
Strumenti che servono: il solito editor per modificare il template.
Parola chiave: spostare il blogroll.
Update: Tambu, che è uno che se ne intende, non è d’accordo. Leggete i commenti.

Adesso vediamo gli accorgimenti che si possono usare scrivendo i contenuti.

Scrivi con il motore di ricerca in mente. Come cerchi le informazioni su internet? Se scrivi qualcosa che vuoi sia trovato, pensa alle frasi ed alle parole che la gente userebbe per trovare le informazioni di cui stai scrivendo. Usale più di una volta, ma non in ogni frase. Cerca di capire come i motori di ricerca vedono le tue pagine, valutalo e adegua il tuo lavoro di conseguenza.
Parola chiave: scrivi le keyword.

Attributi “alt” e “title”. Inserisci gli attributi “alt” e “title” nei tag dei link e delle immagini, perchè i motori li cercano per indicizzarli. Oltre a rendere il sito più “accessibile”, si fornisce più contenuto contestualizzato ai motori, che non vedono le immagini.
Parola chiave: content in links and images.

Contenuto non protetto. I motori indicizzano solo porzioni liberamente accessibili del blog, se proteggi del contenuto con password, esso non sarà indicizzato e catalogato. Assicurati di avere almeno un abstract ben scritto e liberamente accessibile.
Parola chiave: lascia entrare il motore di ricerca.

Scegli buoni titoli. Titoli descrittivi vengono meglio indicizzati. E’ una delle cose più importanti che tu possa fare per portare traffico “rilevante” al tuo blog.
Parola chiave: descriptive titles.

Usa un metodo. Si può rendere un post piacevole da leggere e allo stesso tempo “gradito” ai motori di ricerca. Una volta trovato un argomento interessante, cerca di scrivere un post che esaurisca completamente l’argomento, non spezzarlo in più post diversi; se il testo è lungo usa un “more”, eventualmente più di uno. Usa liste e periodi separati, che favoriscono la lettura e organizzano meglio il testo. Se l’argomento è davvero vasto, dividilo in sezioni distinte e scrivi un post per ciascuna di esse e completale in un solo post. Comincia ciascun post con una o due frasi che facciano un breve sommario dell’argomento. Ripeti le keyword e le “key-phrase” e enfatizzale con il grassetto, aiuta a sottolineare i concetti e ribadisce l’importanza delle keyword per i motori di ricerca. Quando hai finito, rileggi e cerca di accorciare ciò che hai scritto. E controlla l’ortografia e la grammatica!
Parola chiave: metodo e schemi.

Header Tags. I tag header di solito sono usati nei titoli. H1 è più importante di H2, e di H3. Le differenze sono interpretate anche dai motori di ricerca, quindi tienine conto nella scelta della keyword, del titolo e delle parole da evidenziare.
Parola chiave: taggare le keywords.

Linkare bene. Linkare le risorse da cui hai tratto informazioni aiuta la diffusione del tuo post, e ne approfondisce l’argomento. Per linkare adeguatamente segui queste regole:

  • Se citi qualcuno/qualcosa, linkalo. Se pensi che una risorsa possa essere utile ai tuoi lettori, linkala. Non mettere link inutili e/o a caso.
  • Inserisci i link dentro il testo, non metterli in una lista alla fine del post: un link dovrebbe essere una naturale estensione della frase che lo contiene.
  • Dai nomi descrittivi ai link, non chiamarli “Clicca qui”.
  • Usa l’attributo “title”.
  • Linka in modo “legale”: no javascript, no contatori server side, no link accorciati.

Queste regole si applicano sia ai link verso l’esterno che a quelli interni.
Parola chiave: buoni link.

Segnala i tuoi post. Pinga i servizi di aggiornamento che segnalano il nuovo contenuto, aggrega i tuoi articoli, pubblica i feed completi, usa una licenza Creative Commnons che permetta ad altri di riprendere i tuoi post. Partecipa alle discussioni, “go social”.
Parola chiave: diffondere i contenuti.

Cerca buoni argomenti. Una delle cose più difficili. Scrivi di cose che ti appassionano e che vorresti trovare su altri blog. Individua una lacuna e colmala, ascolta le richieste che ti vengono fatte, rispondi alle domande. Spiega le cose senza dare per scontato nulla, e se lo fai elenca chiaramente quali sono i requisiti per la comprensione del post. Rileggi, lima e prova a fare le cose che spieghi: se non ti riescono lascia perdere. Non mentire, è inutile e ridicolo. Non copiare, che tanto ti beccano. Cerca di non essere supponente e non tirartela.
Parole chiave: passione, voglia di spiegare.

Probabilmente, alla fine di questo SEO dei poveri, ho dimenticato qualcosa, ma le cose più importanti dovrebbero esserci.
Spero di integrare il post con le discussioni che eventualmente scaturiranno al BzaarCamp, e lascio una lista di link per approfondire. (Una di quelle cose che ho appena detto non si dovrebbero fare…)

http://codex.wordpress.org/Validating_a_Website
http://www.mattcutts.com/blog/dashes-vs-underscores/
http://codex.wordpress.org/Good_Navigation_Links
http://www.mattcutts.com/blog/guest-post-vanessa-fox-on-organic-site-review-session/
http://codex.wordpress.org/Search_Engine_Optimization_for_Wordpress
http://www.boydcreative.net/blogging/10-ways-to-optimize-wordpress-for-more-traffic/
http://ezinearticles.com/?10-Effective-Ways-to-Optimize-Wordpress-for-Search-Engines-and-Traffic&id=306459
http://lorelle.wordpress.com/2006/01/15/dyi-search-engine-optimization/

http://www.geek-notes.com/wordpress/25/optimize-wordpress-for-search-engines/
Quest’ultimo in versione italiana:
Guida in italiano all’ottimizzazione di WordPress


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Commenti

52 risposte a “Ottimizzare WordPress per Google”

  1. Avatar Realizzazionesitiweb
    Realizzazionesitiweb

    Articolo molto interessante.

  2. […] Ottimizzare WordPress per Google | Andrea Beggi. […]