Ho scritto parte di un articolo destinato ad essere stampato, per una cosa di cui forse vi parlerò più avanti. Mi è sembrato stranissimo scrivere di fatti e persone senza poter linkare la fonte delle mie affermazioni. Ad ogni frase ho dovuto combattere l’istinto che mi faceva aprire un altro tab per cercare le fonti oppure i collegamenti per spiegare e approfondire un termine. Mi sembrava che ciò che stavo scrivendo potesse apparire infondato al lettore, in mancanza di una fonte per controllare.
Alla fine non ho resistito e in calce ho messo una lista di link, ma credo la casseranno.
Commenti
14 risposte a “Pesce fuor d’acqua”
🙂
Come ti capisco! E’ il mio dramma quotidiano. Niente link ma soprattutto scrivere *oggi* qualcosa che sarà pubblicato *tra due mesi* mi fa impazzire.
Anche quando si possono inserire link (che i giornali pubblicano volentieri, devo dire) l’idea che non si possano cliccare è irritante, a dir poco.
!
Grande!
Quando si dice: capire il cambiamento dei tempi!
🙂
(inutile dire che me la rivenderò indefinitamente…)
Per me è diventato IMPOSSIBILE scrivere una lettera personale (non professionale) evitando di metterci gli smileys…
😉
The times they are a-changin’…
Succede, a volte, di scoprirsi testimoni delle trasformazioni culturali della società, per loro natura lentissime quanto impredicibili. A posteriori, certo, appariranno ovvie ed inevitabili, ma viverle giorno per giorno le rende in qualche misur…
Alla fine non ho resistito, ti ho linkato (ed ho aggiunto alcune considerazioni) sul mio neonato blog (http://mammiferobipede.splinder.com)
Non ti preoccupare, capita anche a me. Ma verrà il giorno…
(però in certi casi il (o i) link ce lo metto eccome, tra parentesi, col suo bravo www, e so che è apprezzato dai lettori cartacei che se lo vanno subito a cercare)
dice più cose sull’editoria contemporanea, sul senso del giornale, dell’informazione, sulla stampa questo tue sette sinteticissime righe che un sacco di infiniti & dottissimi saggi che ho letto in giro. Complimenti.
scusami, ma ho scritto di fretta (intendevo: “dicono”)
Quano invetarono i libri si lamentavano del fatto che era impossibile far capire veramente qualcosa a qualcuno veramente senza poter gesticolare …. 🙂
@Blimunda: e pensa com’è scrivere oggi e vederselo pubblicato, dopo estenuanti revisioni da parte di anonimi, tra un’anno se va bene.
Forse non è soltanto un nuovo modo di scrivere, è un nuovo modo di pensare. Pensare senza associazioni (e, quindi, link) è diventato innaturale. Siamo ipertestuali dentro.
E mi pare una bella cosa.