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"I'm brave but I'm chicken shit"

FemCamp: considerazioni 2

Ho modificato la mia presentazione per pubblicarla su SlideShare, eccola.



Il video dell’intervento si trova qui, e parte da 04:36:47. Alla fine della mia presentazione ci sono stati un paio di interventi che hanno fatto lasciato qualche strascico, e vorrei provare a spiegarmi meglio.
Intanto avrei dovuto introdurre meglio il discorso, cercando di dare una chiave di lettura che, evidentemente, non è stata colta da tutti. Nessuno/a si deve sentire spinto a fare alcunché, io cerco solo di spiegare quelle quattro cose che credo di aver capito e che ripeto da anni. Non è necessario interessarsi a tutto ciò di cui ho parlato, ma è bene farlo se si desidera essere ascoltati di più. Non ci sono valutazioni di merito, ma solo la constatazione che si gioca in un campo che ha delle regole non scritte: meglio si conoscono e meglio si gioca.
All’arrivo ci è stato consegnato un opuscolo di Technédonne, il progetto che ha organizzato il FemCamp. Questo è un estratto dei primi due paragrafi:
“…valorizzare la presenza fattiva, creativa, propositiva delle donne nelle nuove tecnologie”
“…esiste anche un problema di di riconoscimento di autorevolezza delle donne. Se il web sta diventando sempre di più, e penso al cosiddetto web 2.0, una grande conversazione, un pericoloso divario affligge lo scenario tra i sessi: ad esempio, secondo una ricerca del 2003 i media citano molto gli autori (88%) e poco le autrici (12%) dei blog; più precisamente, poi, gli uomini sono citati più volte, prima ed anche per nome rispetto alle donne all’interno di un medesimo articolo. E’ una questione di reputazione, un indicatore di estrema importanza online, e quella maschile appare con tutta evidenza molto più forte”.
Ecco: le cose che ho raccontato potrebbero contribuire a ridimensionare questo problema. Roberta Bartoletti, autrice di una delle domande, si chiede se ci sia una specificità di genere nel blog: io credo di no. C’è stato chi ha fatto notare che i consigli dati valgono anche per gli uomini: certo! Ma a volte le donne tendono a sottovalutare l’importanza di una diffusione efficace dei loro contenuti, che non hanno certo un valore inferiore.
Nessuno dice che “la visibilità, l’esposizione a tutti i costi siano L’Obiettivo del blogger”, ma che se anche le donne riconoscono che in rete vengono ascoltate di meno, questi sono alcuni strumenti che possono migliorare la situazione.

Le classifiche sono un aspetto “viziato” di questo discorso e non ci darei troppa importanza; l’unica utilità è avere un’idea “spannometrica” della quota di rappresentanza femminile, che è ancora troppo bassa.
Le altre cose che Roberta cerca sono “consigli per migliorare strategie e tecniche per un blogging (…) più interessato a trovare e selezionare fonti di informazione di qualità, strumenti di gestione di archivi di dati e immagini pertinenti al progetto su cui spesso un blog nasce, a trovare contatti pertinenti con la propria missione.”. Queste cose si trovano più facilmente cercando di “partecipare alla conversazione” ed intessendo una fitta rete di rapporti con le altre persona che popolano i social network.

La libertà è informazione e possibilità di scelta: possiamo anche scegliere di non fare nulla, ma l’importante è esserne consapevoli, averlo deciso in autonomia e non subire imposizioni.

Marzia Vaccari, ha chiesto lumi sulle ragioni per le quali usare tutti questi strumenti, blog compresi, e dove stia la produzione di senso del tutto. Al che Mantellini si è perplesso, tanto da scriverne su Punto Informatico.

Come le ho già risposto al FemCamp, non sono io che posso dare questa risposta, ma ciascuno la deve cercare dentro di sé. Il blog è come una penna ed un foglio: se lo desidero, questo foglio può essere potenzialmente letto da tutti; che cosa scriverci non me lo può dire nessuno. Ognuno scriverà per i motivi più disparati e personali, e sarà comunque bello.

In ogni modo non mi sono sentito attaccato in nessun modo; le obiezioni e le critiche aiutano a migliorare. Se fossi stato accolto da un consenso generale, sarei stato meno soddisfatto.

Sogno un mondo in cui non esistano FemCamp né feste della donna.


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Commenti

26 risposte a “FemCamp: considerazioni 2”

  1. Avatar elena

    Mi scuso per aver alimentato la post-polemica.. davvero.

    (Avevo notato anche io quella foto di Mantellini, troppo buffa)

    .Aelena

  2. Avatar Sara - Piperita

    Interessante presentazion, tant’è che mi sono subito iscritta a feed burner…

    Foto di gatto ne pubblicai una sola e poi mai più… Ma io amo il mio gattino! 😉

    Peccato non essere stata presente, avrei avuto un sacco di domande!

  3. Avatar Roberta

    Grazie Andrea di aver pubblicato la presentazione. Accolgo il consiglio di partecipare alle conversazioni (sui temi che mi toccano, dove ci sono persone che ho scoperto di apprezzare). Ciò che accade in rete non è molto diverso da quello che accade fuori, e la rete può forse essere un utile luogo dove imparare a farsi ascoltare. Anche senza dover alzare troppo la voce.

  4. Avatar Andrea

    Roberta: apprezzo moltissimo il tuo commento. Sono contento di esserti stato (in qualche modo) utile.

  5. Avatar Mitì

    Cosa c’hai contro le foto dei gatti, eh? ;-****

  6. Avatar Blimunda

    Anche io sogno un mondo senza ghetti e ghettizzazioni al femminile. Ciò non toglie che fotografare gatti sia uno dei miei hobby preferiti. E quindi? 😉

  7. Avatar Andrea

    La storia del gatto va spiegata, che sulle slide non si capisce….

  8. Avatar Slowfinger

    Assolutamente d’accordo sulla conclusione. Suggestioni del Femcamp (vissute da lontano) a parte, da uomo ritengo quantomai offensivo per le donne qualunque evento o momento cucito su misura per loro, anche se solo sul piano, come dire, strettamente nominale o nominalistico. Mi mette un gran tristezza sulle sorti loro e del genere umano. Magari se fossi donna ragionerei diversamente, ma il consenso di molte intelligenti mi rafforza nella mia convinzione.

  9. Avatar laspostata

    Curioso, è lo stesso mio sogno.
    (molto bella la presentazione, e molto utile, grazie!)

  10. Avatar chicco

    “Sogno un mondo in cui non esistano FemCamp né feste della donna”: e io che ho detto? Beh, come al solito, tu lo dici meglio! Comunque, come ho scritto, pur avendo avuto il tempo NON avrei partecipato all’evento, ché un evento che si chiama FemCamp si sa (ormai c’ho ‘na certa esperienza/età) che promette polemiche. Se (mai) esiste un problema sarebbe meglio che le persone ne discutano per trovare una (eventuale) soluzione piuttosto che le fazioni (dei faziosi) ne polemizzino infruttuosamente (adesso la smetto altrimenti sembra che voglia polemizzare :-D)!
    Bellissima presentazione! Ciao!

  11. Avatar Dario Salvelli

    D’accordo con Andrea quoto il post e soprattutto la sua conclusione finale: festa della donna e iniziative tematiche credo siano davvero inutili e sterili se nella realtà non si cambia. Lo stesso vale nel considerare le diversità,ma questo è un discorso più ampio.

  12. Avatar Dania

    Mi dispiace molto non esserci stata (forze maggiori me lo hanno impedito all’ultimo momento) perché avrei voluto sostenere una posizione molto simile a quella di Andrea. Il valore e la crescita di un blog, oltre al contenuto che è fondamentale, stanno anche nella conoscenza e utilizzo ottimale del media che spesso i blogger ignorano (in maggior parte le donne).
    Nel mio piccolo sono una grande sostenitrice e sperimentatrice del videopost, della brevità del messaggio, della “socializzazione” (intesa anche solo come lettura e commento critico degli altri) e della collaborazione e credo che, classifiche a parte, il mio blog sia cresciuto proprio grazie allo STUDIO del mezzo.

    (E grazie a Beggi, ovviamente 😉

  13. Avatar Gesu`

    Uhm, ma solo io ho problemi con l’audio della tua presentazione? Proprio quando prendi la parola tu non si sente più nulla…

  14. Avatar tengi

    Ho un blog da circa 9 mesi. Spontaneamente, andando in giro per la Blogosfera, vedendo cose nuove e dicendo a me stessa “bello! lo voglio anche io!”, è successo che nel corso dei mesi ho pian piano fatto tutto di quello che tu consigli. Ehm, al momento ho un problemino col template ma conto di risolverlo cambiando la piattaforma di hosting delle immagini… 🙂
    Scusa: altro sgarro. Non ho una mia piattaforma. Questione di puro, femmminile, attaccamento nostalgico alla mia casetta che mi sono arredata con cura in questi mesi.
    Posso dire che ho raggiunto discreti risultati. E non me lo aspettavo.
    Unico sgarro: qualche post lungo. Credo però che scrivere post lunghi non sia tendenza sbagliata in sè, ma lo diventa perchè può instillare nel blogger il terribile sospetto che i lettori non arrivino alla fine del carteggio perchè sfiniti dalla noia. Forse, meglio restare col dubbio e con post brevi.
    Di più, trovo “strano”, forse perchè non l’ho capito, il suggerimento a “trovare un mentore”. Ehm. Per quale motivo il “mentore” (uomo, suppongo) dovrebbe sprecarsi a “sponsorizzare” la sua creatura? Perchè adora il blog, perchè adora la sua creatrice, o perchè adora sentirsi un Pigmalione?
    In ogni caso, grazie dei consigli, che mi hanno dato delle conferme sul fatto che anche una donna può essere in grado di intuire la strada giusta.
    E se ti serve una mentoressa, io sono qui! 🙂

  15. Avatar Andrea

    Tengi, il mentore può essere un uomo o una donna. Non conosco il femminile di “mentore”, scusa.
    Io seguo 6/7 blog di donne, mi occupo di tutto quello che c’è da fare per la parte tecnica.
    Lo faccio perché mi sono offerto di farlo, e perché in alcuni casi mi è stato chiesto.
    E’ l’economia del dono: lo faccio perché fare qualcosa per qualcuno è bello. A me piace di più fare regali che riceverne. Quello che faccio non ha alcun secondo fine, se non quello di aiutare chi lo desidera, nei limiti delle mie possibilità, capacità e tempo.
    Terrò in considerazione la tua offerta: posso girarti qualche richiesta di aiuto?

  16. Avatar Isadora

    Sottoscrivo slowfinger e anche l’ultima frase del tuo post.
    Io sono una di quelle donne che lavora da anni nella tecnologia e che non si sognerebbe mai né di organizzare un femCamp (ché mi dà fastidio già il nome), né tantomeno di parteciparvi: i miei interlocutori li scelgo in base alla competenza e non al genere (e se facessimo tutti così, il problema non sussisterebbe).

  17. Avatar Isadora

    Tengi, attenta, che poi ti tocca fare i template… 😉

  18. Avatar tengi

    Argh! La mia era un’esclamazione ironica!
    Per me l’unica cosa che ho fatto è stato scegliermi un template abbastanza semplice in modo che il codice mi fosse comprensibile e quindi che potessi fare quelle poche modifiche che potevano farmelo apprezzare di più. Dopodichè ho scoperto i Feed, Technorati e tutti i vari aggregatori, e li ho utilizzati. Mi piacerebbe saper fare qualcosa in più, ma poi non avrei più il tempo per scrivere!
    E comunque a dire il vero ho già curato con le mie modeste migliorie i blog di due/tre amici e devo dire che mi ha dato soddisfazione. Oddio, gli amici ora sono completamente vittime delle statistiche, ma questo è il rischio che si corre, lo sappiamo!

    Per tornare al topic, con “Mentore” avevo inteso una specie di filantropo che si occupa di promuovere i blog con link e sponsorizzazioni varie, non solo con l’aiuto in tema di grafica. C’è anche quella tipologia…

  19. Avatar Blimunda

    Andrea: scherzavo sul gatto, ho capito perfettamente a cosa ti riferivi. E della tua presentazione condivido quasi tutto.

  20. Avatar alex
    alex

    Egregio Andrea, ti faccio (da maschietto) molti complimenti per la tua presentazione, che presenta consigli che ritengo utili per tutti gli aspiranti blogger (come me). Due sole domanda: che cosa intendi esattamente per “linkare meticolosamente”? e se dovessi pubblicare una sola frase tratta da un articolo da un blog o un sito, come faresti: la scriveresti in corsivo, recando sotto la frase l’indirizzo e l’autore o altro? Scusa per le domande sciocche, ma ci tengo molto a rispettare il lavoro degli altri, soprattutto quando è creato tutto da sè e non è semplice newsmastering.
    Grazie.
    ALEX

  21. Avatar Andrea

    A voce lo ho detto: significa linkare tutto, citare con link, inserire link di approfondimento se ci sono dubbi di comprensione. Mandare via gli utenti per farli tornare.

  22. Avatar Mitì

    Scherzavo anch’io col gatto, lo sai.
    Infatti oggi te ne ho dedicati 4 (ghghgh…;-D*****)

  23. Avatar Sara - Piperita

    Grazie per aver pubblicato la presentazione. Ho visto anche il video e anche se sulle prima pensavo di “aver già fatto tutto” mi sono resa conto che non mi ero studiata bene feed burner! E adesso è tutto attivo!
    Fortuna che il mio blog è in inglese e non sono soggetta alla schiavitù di blog babel! ;-D

  24. […] quelle robe dai nomi strani”. (Aggiornamento: la presentazione di Andrea è stata poi postata qui). Andrea è partito da un dato oggettivo, che le donne sono marginali nelle classifiche dei […]

  25. […] fine sottoscrivo praticamente parola per parola quanto scritto da Andrea Beggi (che è una fan culture) e lo sintetizzo così (scusa […]

  26. […] diporto, solo lavoro. Peccato perché mi sarebbe piaciuto andare in campagna a vedere i nuovi nati. Andreeeea, guarda che belli! ;-D*Sono 4. Che sommati agli altri 7 fanno…dover cambiare macchina e […]