Home

"I'm brave but I'm chicken shit"

Cambio hosting WordPress: un esempio pratico

Oggi ho terminato lo spostamento di hosting da Aruba a WebPerTe di Mamma Imperfetta. Il caso è interessante perché, malgrado le dimensioni del database non propriamente maneggevoli e la quantità di dati da spostare, il processo si è svolto rapidamente e senza inconvenienti grazie a un minimo di pianificazione e alla disponibilità del nuovo hoster. Lo spostamento prevedeva anche il cambio mantainer, fatto in concomitanza con l’hosting.

Appena Silvia ha avviato le pratiche di acquisto e trasferimento del dominio, ho provveduto a salvare 350 MB di file via FTP e 30 MB di database. La configurazione del blog è abbastanza complessa, sia per l’elevato numero di plugin (circa 40) che per l’altissimo numero di file generati da un paio di essi. Per stare sul sicuro ho fatto sia un salvataggio del db via PHPMyAdmin, nel doppio formato testo e compresso, che una esportazione del file XML via pannello di amministrazione. Per precauzione supplementare ho salvato uno screenshot dei plugin attivi e uno della configurazione degli widget della sidebar. Tutti i dati sono stati duplicati su due computer diversi e su DropBox (*).

Durante il periodo di attesa non sono stati pubblicati ulteriori post e ho ripetuto la procedura di backup ogni giorno, in modo da avere una copia del database il più fresca possibile. Nel frattempo ho preparato una rudimentale maintenance page da pubblicare sul nuovo hosting durante i lavori.

Al termine del trasferimento e dopo la propagazione dei DNS, è apparsa la landing page del nuovo dominio, che ho immediatamente sostituito con quella preparata da me, in modo da non disorientare i lettori abituali.

Sul pannello di amministrazione ho creato un nuovo database vuoto con relativo utente, ed ho apportato le necessarie modifiche al file wp-config.php offline. Ho rinominato index.php in index.tmp e .htaccess in htaccess.tmp e ho lanciato l’upload dei file, ai quali ho aggiunto anche l’ultimo dump del db, opportunamente compresso.

Mentre FileZilla era al lavoro ho aperto un ticket all’assistenza, specificando nome del db e relativo server, chiedendo la cortesia di importare il dump che stavo uploadando. Non disponendo di accesso SSH avrei dovuto spezzare il file a mano ed effettuare l’import in sessioni ripetute, perdendo parecchio tempo e rischiando errori, mentre via terminale l’operazione consta di una semplice istruzione e impiega pochissimo.

Al di là di ogni più rosea previsione, WebPerTe ha fatto quanto richiesto nel giro di 6 (sei!) minuti: in pratica avevo appena finito l’upload. A questo punto ho cancellato la maintenance page e rinominato correttamente index.php e .htaccess. Bum! Funziona tutto alla perfezione. Ho dovuto solo far ricreare le Google Sitemap dall’apposito plugin, nessun’altra operazione si è resa necessaria. Avendo mantenuto lo stesso wp-config.php non è stato neppure nescessario riautenticarsi sulla dashboard perché il cookie era ancora valido.

Ho scritto altre volte di questa operazione: Spostare WordPress su un altro hosting e Trasferimento di WordPress su un altro hosting: un metodo veloce.)

(*)Nel link c’è il mio referral per DropBox.


Pubblicato

in

da

Commenti

11 risposte a “Cambio hosting WordPress: un esempio pratico”

  1. Avatar Mamma Imperfetta

    Naturalmente per me la metà di questo post è cirillico…ad ogni modo grazie. 🙂

  2. Avatar Giovanni

    Ciao Andrea,
    ho sottoscritto proprio ieri un contratto con AziendeItalia (webperte) per il server dedicato aziendale e confermo che fin da subito si sono dimostrati estremamente gentili e disponibili! Supporto tecnico e risposta ai ticket pressocchè immediata.. speriamo che continuino così 🙂

  3. Avatar Roberto
    Roberto

    Non ho capito niente.

    Sei un grande!

  4. Avatar Ernesto Bruscia

    Hai sottoscritto l’offerta da 30 euro all’ anno??

  5. Avatar Tommaso Baldovino

    Cavolo, 40 plugin sono veramente tanti, sarei curioso di sapere a cosa servono 😀

  6. Avatar Mamma Imperfetta

    Tommaso, intanto sono 32 (attivi) :-). E li uso tutti.
    Sul fatto che se ne potrebbe fare a meno, avendo le competenze per fare altrimenti, convengo…ma, ad ognuno il suo. Non è il mio mestiere. 😉

    Ernesto, si è quella lì.

  7. Avatar Teodoro
    Teodoro

    Un saluto al webmaster ed a tutti gli utenti.
    Provo a chiederti due spiegazioni, poichè non ho capito bene 😀

    1)E’ stato il nuovo maintainer provider a impostarti i permessi che avrebbero consentito il trasferimento di 30MB del DB o è stato il vecchio ?
    1a) lo stesso dicasi per prevenire problemi di time out, a chi devo chiedere il permesso di settare il tempo?

    2) non ho capito, forse, la parte più importante
    [citazione]
    Sul pannello di amministrazione ho creato un nuovo database vuoto con relativo utente, ed ho apportato le necessarie modifiche al file wp-config.php offline. Ho rinominato index.php in index.tmp e .htaccess in htaccess.tmp e ho lanciato l’upload dei file, ai quali ho aggiunto anche l’ultimo dump del db, opportunamente compresso.
    [/citazione]

    Mi stai dicendo che si dovrebbe installare una versione di WP e che devo rinominare i due file indicati…(prima?) e solo dopo l’installazione devo ri-rinominarli all’originale???

    Non mi è chiaro questo passaggio, se puoi tornarci sopra (eheeh, se vuoi fammi un disegnino :-DD )

    GraSSSie comunque per gli spunti che torneranno stra-utilissimi

    Teo

  8. Avatar flashmotus

    salve andrea,
    sono cliente aziende italia da quando lessi in un post della tua positiva esperienza.
    Ho testato i vari servizi di hosting aziende italia soprattutto con piattaforme wp e posso ritenermi soddisfatto quindi ti ringrazio 😉

  9. Avatar nex

    Due consigli utili che possono ulteriormente velocizzare e migliorare la procedura:

    Si può evitare il tempo di down effettuando l’upload dei file e la creazione del database PRIMA della propagazione dei DNS: è sufficiente farsi dare dal nuovo hoster l’indirizzo ip (e assicurarsi ovviamente che abbia configurato i dns), configurare il file host locale e utilizzare direttamente l’ftp. In questo modo si hanno i seguenti vantaggi:
    – si evita la creazione di una landing page;
    – non ci sono tempi morti;
    – non è necessario essere presenti al momento esatto in cui i dns vengono propagati: lo si fa con largo anticipo e si aspetta tranquilli. Nell’istante esatto in cui i dns si saranno propagati, sarà disponibile il nuovo sito.

    Per l’upload di database di grandi dimensioni, invece, si può usare bigdump.php: è un utile script nato apposta per risolvere questo problema ricorrente del limite di dimensione di upload in phpmyadmin.

  10. Avatar Maxx
    Maxx

    Be huarda io ho fatto la stessa cosa con un sito da 500 mb e 80 mb di database, facendo tutto in proprio… di problemi non sembravano essercene… solo che di colpo mi sono accorto
    che la pagina modifica articolo non andava più, non caricava l’editor ma solo la sidebar… figo… a questo nn ho trovato una spiegazione. alla fine ho messo una versione un po più nuova di wordpress sostituendo le cartelle e tutto è andato bene… ma davvero molto strano :O

  11. Avatar Gregorio

    Chissa se un cambio hotesr puo farlo anche webmater di di un sito di 20 pagine, senza alcun databse, e senza conoscenze…