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"I'm brave but I'm chicken shit"

Caramba

Succede che tutti gli anni, da quattro anni a questa parte, a fine settembre io parto e vado per qualche giorno a Riva del Garda, dove Gianluca Neri organizza la Blogfest, e tanti altri vecchi e nuovi si radunan lì per cazzeggiare, bere birre, ballare e fare i Barcamp che sarebbero delle specie di conferenze dove però parla chi vuole e non i soliti che fan gli accademici ed il bello è che uno può parlare e gli altri lo stanno a sentire e chi parla si sente un esperto delle cose di cui sta parlando, e poi succede che la gente gli faccia anche delle domande, oppure tutti discuton tra loro e chi ha parlato è ancora più contento, e poi c’è un premio per i blog fatto con i voti della gente online, e spesso si sente dire in platea, mentre Gianluca lo presenta, che la democrazia forse non è proprio quella gran cosa, a volte, a giudicar da come vota la gente, tanto che una volta ho vinto anche io, per dire. Io ero lì a Riva, dicevo, e mi son divertito parecchio, anche se il DJ-set quest’anno non è che mi sia piaciuto molto ché ho ballato due canzoni a dir tanto; comunque finito di ballare era tardi ma non avevam voglia di andare a dormire così abbiam chiacchierato un po’, e a un certo punto io e la persona che era con me in quel momento c’è venuta fame, la solita fame che ti vien di notte quando sei fuori e non vuoi andare a letto, così ci siam messi a cercare un posto che vendesse del cibo. Dovete sapere che Riva del Garda è un posto turistico, ma principalmente per tedeschi anziani, così la sera alle 10 i locali son tutti chiusi e allora abbiam camminato un po’ e a un certo punto ci è sembrato si sentire odore di brioche, e ci siam messi a girare per le strade annusando l’aria come Ratatuille; per fortuna un barista che stava chiudendo ci indica un posto dove, se telefoni al fornaio, ti vendon delle brioche e dei dolci e noi lo troviam quasi subito, c’è un cartello fuori della pasticceria: telefona a questo numero, dice; tu chiami e ordini le brioche. Prima di noi c’eran due ragazzi di Napoli che chissà cosa ci facevan a Riva del Garda perché si capiva che non eran blogger; da cosa non lo so, ma si capiva che loro della Blogfest non ne sapevan nulla; comunque ‘sti due ragazzi eran lì e a un certo punto si apre la porta e esce un pasticcere tatuato che gli passa tre sacchetti che facevan l’odore più buono del mondo, tipo quello delle merendine che si facevan alle elementari che così buone non le ho mangiate mai più nella mia vita da grande. Noi non facciam in tempo a dire 4 brioche alla crema grazie, che nel frattempo passa lì davanti un’auto dei Carabinieri che si ferma e i due Carabinieri ci guardan tutti e noi non capiamo, anche perché dall’odore si capiva benissimo che quella roba lì non era droga o perlomeno non di quella illegale; che poi io non è che abbia esperienza dell’odore che fan le droghe illegali, ma so solo che quelle lì non eran droghe ed eran anche legali, quasi certamente. Appena i ragazzi tentan di allontanarsi uno dei Carabinieri gli chiede i documenti, si mette a scriver delle cose sul tetto della macchina e fotografa i sacchetti che profuman sempre di più e noi cominciam a preoccuparci per la nostra fame; l’altro Carabiniere entra nella pasticceria e noi sentiam il pasticcere che dice io ho il permesso, ma questo niente: vuol vedere la licenza, i papiri, i permessi e tutte quelle robe lì, allora noi cominciamo a far le ipotesi più strane per giustificare quello che stava succedendo, e per fortuna noi eravam come trasparenti: stavam lì seduti a un metro ma nessuno ci diceva niente, né i Carabinieri, né il pasticcere, né i ragazzi di Napoli; dopo un po’ i ragazzi li lascian andare senza multarli o dirgli nulla, anzi grazie e scusate, e il pasticcere invece no; e i Carabinieri scrivon tutti e due ma noi non capiamo perché: sul foglio c’è scritto che ha il permesso, e poi che male fa? Vende brioche a chi ha fame alle 2 di notte, che ci sembra un lavoro migliore di tanti altri, per dire; forse questi Carabinieri non han di meglio da fare, o il pasticcere gli ha fatto uno sgarbo o forse non gli piaccion le brioche, non si sa. Comunque dopo 10 minuti che eravam lì ci siam stufati e ce ne siamo andati via con la nostra fame e i nostri nasi e per fortuna avevo della focaccia secca in albergo che mi ero dimenticato di aver portato. La focaccia ogni tanto me la porto dietro dove vado come fosse la coperta di Linus ché mi dà sicurezza, e poi ai miei amici piace un sacco e a me fa piacere portargliela. E quindi alla fine abbiam mangiato quella.

(Indegno omaggio ad Alessandro che ha vinto il primo premio nella categoria “blog letterari”. True story, comunque)


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Commenti

5 risposte a “Caramba”

  1. Avatar Portinaio

    Lasciaci l’indirizzo! Anche se spero che i prossimi Blogfest li facciano altrove…

  2. Avatar Giampiero (Jumper)
    Giampiero (Jumper)

    Ci sarà stato troppo “zucchero a velo” sulle brioches!
    Mooolto meglio la focaccia (anche quella secca)che a vedersi non è un granché ma almeno non ti arrestano se la compri fuori orario …

  3. Avatar Luca

    1) sono stato a Desenzano una sera di ottobre, che al confronto Sestri Levante era Rio de Janeiro, abbiamo mangiato in una pizzeria dipinta di rosa, “la capanna dello zio tom” e ti ho detto tutto
    2) nonostante si pensi che in questo paese ci sai una certa libertà gli orari dei panettieri sono regolati dalla legge, e non è che puoi andare a lavorare quando vuoi, te lo devono dire loro a che ora puoi cominciare….. non è mica twitter l’impastatrice
    3) mi piacerebbe invitarvi tutti (nella mia pasticceria) quando questi sceriffi, e non sto parlando solo di caramba che sorpresa, ma anche di tutti gli altri inps ispettorato del lavoro guardia annonaria nas polizia asl vigili ect ect e probabilmente mi sto dimenticando di qualcuno varcano la soglia di un esercizio pubblico…

  4. Avatar Marco Frattola

    (beh, d’estate non è per anziani, anche perché è specializzata in sport lacustri come windsurf,vela,kitesurf che non son proprio per anziani)

  5. Avatar cocco
    cocco

    <sei molto rimbambito ,,, lascia un po il computer.