Home

"I'm brave but I'm chicken shit"

Pinboard come alternativa agli shared items di Google Reader

Con una mossa fortemente criticata, Google ha recentemente eliminato gli shared items da Google Reader; questo significa che si è perso il flusso delle condivisioni dei propri contatti: una fonte preziosa di informazione e un ottimo mezzo di circolazione delle idee. Come effetto collaterale il feed delle proprie condivisioni non viene più aggiornato, rendendo più difficile o impossibile propagare le proprie segnalazioni sui social network non espressamente previsti da quei simpaticoni di Google. Se il feed veniva usato in un blog per alimentare una sezione di “letture che ho trovato interessanti”, come faccio io, semplicemente non funziona più, perché è rimasto congelato all’ultima condivisione. Google+, dove i cattivoni vorrebbero intrappolarci, semplicemente non ha la funzione che serve per farlo. In pratica è stata rimossa una funzione, peggiorato un servizio e cancellato un ecosistema di circolazione delle informazioni solo per pompare il complesso di inferiorità da social network che Google prova nei confronti di Facebook. Complimenti.

In ogni caso, dopo aver frignato e pestato i piedi per un po’, mi sono deciso a trovare un’alternativa. Fino a qualche giorno fa avrei pensato:  “Un servizio di social bookmarking che fornisca un feed RSS? Ce ne sono mille!”. La realtà, invece, è che Greader ha devastato l’ecosistema: i pochi servizi che non sono spariti o sono senza feed, o utilizzano le sue API. API in cui Google stessa non crede perché non sono ufficiali e non sono pubblicate. A questo proposito Brent Simmons, il creatore di NetNewsWire, ha scritto un post molto interessante. Un pasticcio, insomma. Al momento l’unico servizio che sembra continuare a funzionare è Feedly, che si sincronizza a due vie con Greader. Un post condiviso con Feedly per qualche ragione continua ad alimentare il feed degli shared items, ma non scommetterei sulla durata di questa soluzione.

Dopo un po’ di ricerche sono approdato a Pinboard. Si tratta di un servizio a pagamento, ma il costo è molto contenuto: circa 9 dollari una tantum (per sempre, non all’anno); dopo averne esplorato le caratteristiche ho deciso di sottoscriverlo. Pinboard fa un po’ di cose e le fa bene con un’interfaccia minimale. Oltre a salvare i propri bookmark e fornire diversi feed (pubblico, per tag, ecc ecc), consente di collegare account di Twitter, Delicious, Instapaper, Readability ed altri servizi. Collegando un account Twitter, Pinboard salva automaticamente i link postati, diventando un comodo archivio. Le opzioni di importazione, pubblicazione, ed esportazione sono molto complete e versatili.

Una volta importati gli shared items di Greader, ho utilizzato il feed della sezione public per popolare il box nella mia homepage. Un bookmarklet permette di aggiungere al volo il link della pagina che sto navigando, scegliendo se il bookmark debba essere pubblico o privato, e di assegnare dei tag personalizzati. Adesso per condividere un articolo, mi basta salvarlo nella cartella public, il feed si aggiorna e nel giro di un’ora appare nella mia homepage. (Un’ora è l’impostazione di default della funzione SimplePie di WordPress che recupera i feed esterni, ed è modificabile, benché sia meglio non farlo).

Ho sostituito l’indirizzo del feed non più funzionante di Greader con quello di Pinboard nel box “Letture” e nei prossimi giorni cancellerò l’account di Google+. L’icona qui sotto per condividere il post invece la lascerò per comodità gli utenti del servizio. Sto anche valutando altri feed reader, visto che senza le funzioni “social” Greader è diventato un prodotto banale.

Purtroppo tutto il flusso in ingresso delle segnalazioni dai miei contatti, che rappresentava il vero valore aggiunto, è perso per sempre, ma sono fiducioso sulle possibilità di trovare presto un’alternativa.


Pubblicato

in

da

Commenti

17 risposte a “Pinboard come alternativa agli shared items di Google Reader”

  1. Avatar Aldo

    Condivido appieno il tuo disappunto: l’hanno reso monco. Leggevo le preziose condivisioni dei miei amici (quante cose ho scoperto grazie a loro!) e come te mostravo le mie condivisioni sul mio blog.

    Mi hai dato, però, un’ottima dritta con Pinboard. Al suo posto io uso Delicious (anch’esso maltrattato) e farò così:
    Reader => Delicious -> feed di un tag specifico => WordPress.

    Dovrebbe funzionare discretamente bene: alla fine si tratterà solo di premere in Reader su un pulsante diverso da “Condividi”. 🙂

    Appena ho un po’ di tempo mi preparo un plugin per un widget.

    Grazie sempre, Andrea!

  2. Avatar xlthlx
    xlthlx

    Per ora non ho nessuna voglia di muovermi, per cui sto usando gli starred items di GReader, che sono rimasti.
    Il feed è una cosa del tipo http://www.google.com/reader/public/atom/user%2Fil_tuo_id%2Fstate%2Fcom.google%2Fstarred, il mio ad esempio è http://www.google.com/reader/public/atom/user%2F02227453403276336996%2Fstate%2Fcom.google%2Fstarred.

  3. Avatar Agostino Marzotta

    Usate Netvibes, è ottimo, è gratis, è europeo e funziona bene, e importa i feed di plus..

  4. Avatar Andrea

    @Agostino, ho l’impressione che tu non abbia letto il post.

  5. Avatar Frieda

    Ciao Andrea, io ho letto il post e volevo darti lo stesso suggerimento di Agostino :-p Uso netvibes e da lì condivido le letture interessanti tramite Twitter.

  6. Avatar Andrea

    Frieda, a me serviva un feed delle mie segnalazioni. Netvibes non mi sembra lo faccia e Twitter è mischiato con altre cose mie.

  7. Avatar Agostino Marzotta
    Agostino Marzotta

    Andrea, hai ragione, scusa. mi sono accorto ora che in netvibesh hanno eliminato il feed dei preferiti e le funzionalità social. peccato, un’occasione persa per questo bel servizio..

  8. Avatar andima

    Anche io sono andato in bestia, pero’ ho trovato alcune soluzioni per rimanere (per il momento) su Google Reader. Faccio lo share tramite tags. GReader ha mantenuto (e spero continui a mantenere) feeds per ogni tag, il link e’ il seguente:
    http://www.google.com/reader/public/atom/user%%2Flabel%2F

    l’id utente la trovate nella pagina degli shared items, per esempio, mentre il tag name e’ diventato il sostituto del vecchio “share”. Io ho un tag per facebook ed uno per twitter, per esempio, e twitterfeed me li spara su una o l’altra rete, mentre un altro tag (ma potrebbero essere benissimo un solo tag, per comodità, poi ognuno si fa le proprie classificazioni di condivisioni) e’ associato a quello che mostro sul blog, per esempio.

    Attenzione pero’:
    Con le vecchie settings di GReader si poteva limitare il feed di un tag, da privato a pubblico. Quelle settings sono scomparse (pure quelle!), e sembra che nuovi tag siano privati per default e quindi non potranno mai diventare public (almeno per le prove che ho fatto). Quindi se avevate tag pubblici, allora potete ancora sfruttare i feed associati e condividere, altrimenti ciccia :/

  9. […] Pinboard come alternativa agli shared items di Google Reader […]

  10. Avatar Lazza

    Io personalmente uso semplicemente il pulsante “+1”, poi pesco i miei “PlusOnes” pubblici con un codice creato ad hoc tramite Feed43. Per quello che devo fare (cioè inserire i link nella sidebar del blog) funziona benissimo. Dal lato Reader non devo aggiungere assolutamente nulla, mi basta premere il pulsante. 🙂
    L’unica cosa che rompe parecchio è che così non riesco a condividere con NewsRob, comunque come dice Aldo se si deve condividere dei link lo si può fare gratis con Delicious.

    andima, ma condividendo i tag riesci ad isolare singoli articoli da condividere? Credevo che così facendo si potessero categorizzare solo interi feed.

  11. Avatar Alessandro Sangiovanni

    Sottoscritto (vedi url) e pienamente soddisfatto! Grazie per la segnalazione 🙂

  12. […] Reader ha rimosso (in verità, per ora solo nascosto) la funzione “share item“, preferendola ad un più […]

  13. […] di utilizzare Delicious (ancora lui! 😀 ) per questo compito, ispirato soprattutto da quanto Andrea scriveva nel suo blog. A tal fine, mesi fa mi sono creato un plugin che preleva da Delicious i segnalibri […]

  14. Avatar Aldo

    Andrea, come avevo anticipato mesi fa nel mio precedente commento, ho creato il plugin. Immagino che tu non sia interessato, visto il sistema che usi, ma volevo segnalarlo ugualmente per coerenza con quanto avevo scritto. Eventualmente, lo trovi nel mio blog.