Leggevo la settimana scorsa sul Secolo XIX che gli introiti generati dalle telecamere che il Comune di Genova ha installato per controllare le corsie riservate ai mezzi pubblici ammonterebbero a 2.700.000 euro al mese. Secondo l’amministrazione, questo denaro dovrebbe servire a migliorare la viabilità genovese; per adesso chi va al lavoro in scooter, come me, ha sperimentato solo disagi e rischi di verbali salati.
La dichiarazione più ridicola è di AMT: “Non ci interessa multare, ma tenere sgombri questi passaggi fondamentali”. Ora, io capisco che la mobilità pubblica è importante, ma il resto dei cittadini che non ne usufruisce e che rappresenta certamente la maggioranza, non ha alcun diritto? Se non vi “interessa multare”, ma solo “tenere sgombri i passaggi”, perché non avete fatto come all’inizio di Via Bobbio, dove un cordolo giallo rende impossibile accedere alla corsia riservata, senza multare nessuno? Il vantaggio del cordolo è di essere preventivo, la multa non risolve nulla perché fa solo incazzare la gente dopo che ha comunque invaso la corsia. Certo il deterrente della sanzione spaventa, specialmente i motociclisti, con il risultato che vedo tutte le mattine in Via Canevari e che adesso vi racconto.