La discussione sul brevetto europeo per le invenzioni implementate tramite computer, che procede ormai da più di tre anni, è stata oggi ufficialmente sepolta dal parlamento europeo con 640 voti contrari su 680.
La commissione si riserva di avanzare proposte su una nuova direttiva. Quella respinta col voto odierno è stata infatti pesantemente criticata per via della formulazione piuttosto vaga, che lasciava spazio a molteplici interpretazioni, prevedendo che ogni invenzione basata su di un contributo tecnico innovativo potesse essere brevettata così rendendo, all’atto pratico, tutto – tranne, forse, l’oroscopo del Resto del Carlino – brevettabile.
Negli Stati Uniti, ove la regolamentazione dei brevetti è più permissiva che in Europa, sono già migliaia i cosiddetti trivial patents e, contemporaneamente, si osserva una sensibile diminuzione del software open-source (i ben informati riportano numeri dell’ordine di grandezza del 30%) e c’era il timore fondato che l’introduzione della normativa in discussione potesse portare a conseguenze simili (o più drastiche) anche in Europa, non da ultimo per via degli alti costi di un brevetto europeo. Gli autori di freeware, inoltre, sarebbero stati de facto immobilizzati dai brevetti altrui.
Una catastrofe anche per la piccole e medie imprese che sviluppano software, che non solo avrebbero dovuto fare i conti con i costi legati all’utilizzo di soluzioni protette da brevetto, ma anche, ad ogni nuovo progetto, investigare preventivamente la presenza di brevetti che avrebbero potuto entrare in causa, facendo automaticamente lievitare i costi di sviluppo.
Il pericolo, però, non è scampato: l’ufficio brevetti europeo concede già ora brevetti sul software (attualmente il numero di brevetti concessi dall’ufficio brevetti europeo ammonta a circa trentamila, tra i quali “invenzioni” come il “carrello” o il pagamento per carta di credito in un webshop), grazie alla libera interpretazione delle attuali regolamentazioni in materia.
Attendiamo col fiato sospeso i prossimi sviluppi.
Commenti
Una risposta a “Il bavaglio alle idee (pericolo scampato?)”
l’europa in questo
deve diversificare
la sua opera
e dimostrare
se cosi si puo dire la diversit� del pensiero europeo
un mondo prospettato dagli usa
� certamente il mondo
che si visita col manuale
viaggio all inferno
l’orrore
nei fatti
si maschera con l’immagine del bene
� prorpio qui che si deve indagare
come puo la professione del male
impersonare poi cosi facilmete il bene
?
solo l annuncio della barbarie
� la sua vera professione
vigilare
che la bestia
spenta nel 45
nn si risvegli
in altre spoglie