Con la mia faccia sotto i vostri piedi

A T T E N Z I O N E ! Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate.

Da qualche mese collaboro con Internet Magazine (non ve lo avevo detto), scrivendo alcuni brevi interventi per la rubrica Tips & Tricks.
Oggi ho ricevuto il modulo per il trasferimento dei diritti d’autore. Mi fa un po’ impressione firmare, tra l’altro, una cosa così:

L’Autore con il presente atto si vincola a cedere in esclusiva all’Editore, per il periodo di 20 anni dall’avvenuto esercizio del diritto di opzione da parte dell’Editore, i diritti di pubblicazione e tutti i diritti connessi di utilizzazione, e quindi di riproduzione sotto qualsiasi forma (libri, periodici, supporti magnetici, Web) delle Opere, con possibilità per l’Editore anche di poterle pubblicare più volte, di poterle adattare, di poterle ridurre o ampliare inserendole in altre opere, di poterle cedere a terzi, di poterle tradurre in qualsiasi altra lingua con facoltà in sostanza di utilizzare il lavoro sotto qualsiasi forma e in qualsiasi modo riterrà utile l’Editore, senza alterarne il testo e con facoltà comunque di estrarne parti, anche prima della pubblicazione.

Pubblicato
Etichettato come Senza categoria Taggato

21 commenti

  1. Visto che a quanto pare c’e’ una certa deriva dei commenti lo chiedo qui: da oggi nel mio rss reader il tuo feed presenta alcune novita’: la possibilita’ di aggiungere il post a del.icio.us e quella di vedere la licenza del post stesso.
    Cosa e’ successo? cioe’, in pratica, come faccio ad averlo pure io?
    TIA

  2. Si’, deriva nel senso usenettiano del termine: la mia domanda non era propriamente correlata al post, ma mi sembra di aver visto che spesso accade che nei commenti questa prassi sia accettata e quindi l’ho fatta…
    Quanto a feedburner: lo uso anche io, ma non mi risulta che il mio feed sia cambiato.
    Mi chiedo come mai.

  3. ma…non avrai firmato davvero una cosa così???
    chiedi almeno un *tot* per ogni pubblicazione esterna al circuito della rivista. e *il controllo* con diritto di veto sugli adattamenti/traduzioni!

  4. se non sbaglio, il copyright copre tutte le opere di ingegno, a prescindere. quindi sono obbligati a riconoscere la paternità dei tuoi scritti per sempre, credo.

    lo sfruttamento economico è un’altra cosa. tu vieni pagato per produrre un contenuto, che poi l’azienda acquista nella sua totalità e quindi decide come e dove venderlo. su questo tu non hai diritto.

    nel caso di sviluppatori a tempo indeterminato, per esempio, il lavoro prodotto è di proprietà dell’azienda punto e basta.

    però forse per i giornalisti è diverso…

  5. No, per i giornalisti non è differente.

    Il giornalista cede il diritto allo sfruttamento dell’opera la cui paternità, con l’atto stesso di cessione, viene riconosciuta allo scrittore. E’ un classico.

    Il giornalista riceve un compenso e non ha il controllo su dove viene pubblicata l’opera, che non viene comunque alterata significativamente.

    Il diritto di veto e la pretesa di percentuali su ripubblicazioni sono posizioni simpatiche, idealistiche, ma che non trovano riscontro nella realtà.

    Tieni conto che, anche solo per poter consentire il download di articoli o capitoli scritti, l’autore deve ricevere l’assenso scritto da parte dell’editore.

    Vedi i capitoli dei miei libri o gli articoli che ho messo online sul mio sito (www.zarrelli.org).

    Vi sono riviste poi, come DEV o Login che consentono l’utilizzo di licenze più aperte, che permettono la libera ridistribuzione dei un articolo qualche mese dopo che questo è stato pubblicato sulla rivista.

    A breve, tra l’altro, dovrei poter mettere liberamente online un articolo sulla sicurezza di Apache, apparso su Login un paio di mesi fa. Il che, è gratificante visto che preferisco vedere i miei pezzi girare liberamente.

  6. Andrea, sai che non ho preso ancora la trielina? perché non l’ho trovata al supermercato vicino casa!!!

    Però il contratto è standard, per tutte le case editrici. Se tu hai potere contrattuale pui cambiare per esempio che i diritti di riproduzione sono tuoi. Io faccio così per i libri.
    Prova a chiedere se non ti va bene.
    Ma lo hai ‘sto potere contrattuale? Io anche quando non lo avevo ho rischiato, ma non so se ti conviene.

  7. Non ho potere contrattuale, se non quello derivante dal fatto che mi hanno cercato loro. Per ora sono piccole cose, quindi mi interessa poco. Inoltre, scendendo nel merito di quello che scrivo, 20 anni sono una cifra senza senso: tra uno o due anni si tratterà di argomenti obsoleti privi del minimo interesse per chiunque.
    Non è come se fossero racconti o romanzi, e poi si tratta di cose che si trovano anche su internet.

  8. Neanche io purtroppo scrivo racconti o romanzi, tutta la scienza è obsoleta!:) Anche il sanscrito e la cultura indologica…

    Però da noi i primi in una scoperta o una traduzione ecc. sono citati, se uno è corretto li cita.

    E poi è ovvio che quello che scrivi si strova in Internet ma forse non tutti lo trovano! O forse tu lo spiaghi meglio. Insomma, un valore ce l’ha di certo, altrimenti non ti cercavano…!

    Sai sono andata in un altro supermercato e la trielina è scomparsa! ma dove sta??? dove si compra dico?

  9. Andrea, è una cosa tutta scritta in legalese, posso capire che è il loro contratto standard, ma è il LORO contratto, che tutela i LORO diritti e NON i tuoi. Da buon estremista quale sono, ti consiglierei di farlo vedere ad un tuo legale di fiducia, che ti possa spiegare che cosa vuol dire veramente “fra le righe” quel contratto standard. Io odio i contratti NON scritti dalla mia parte legale… (o quantomeno scritti in accordo tra le parti) e se posso non li firmo proprio. Onestamente dipende anche da quanti soldi ti danno, ma ho proprio paura che, purtroppo, non sei interessato a quelli… hahahah! 😉

  10. Ciao Andrea!
    Io sono un po’ fusa in questi giorni, ma da come è scritto (forse va visto nel suo contesto) sembra quasi che pretendano di poter opzionare tutte le tue opere, quindi in teoria anche i post che scriverai qui.
    E’ facile che sia io ad avere le traveggole e poi, se le cose fossero così, la clausola sarebbe invalida.
    Ad ogni modo sembra il prototipo del contratto capestro.
    Chi te lo ha proposto veniva tormentato dal fantasma del Natale Futuro?
    8)

I commenti sono chiusi.