Alcuni giorni fa mi trovavo presso l’enorme sala server di un noto provider, dove la mia azienda ha qualche rack per i server in housing e hosting per conto dei nostri clienti. Il mio collega mi indica i server che vedete qui sotto e mi dice: “Li vedi? E’ xxxxxx.it, è un nostro cliente”.
Improvvisamente ho avuto una sensazione strana: un sito che tante volte ho visitato, ha perso immediatamente la sua caratteristica di luogo etereo disperso nella nuvola di internet, per trasformarsi in tre normalissimi case industriali. Con “etereo” non mi riferisco al contenuto del sito, ma piuttosto alla mancanza di una collocazione spaziale precisa. Non è la prima volta che mi accade una cosa del genere: anni fa ho fatto un po’ di installazioni presso l’allora Tele+, e vedere i videoserver che trasmettevano programmi televisivi mi aveva colpito allo stesso modo.
Se non sono riuscito a spiegarmi, non fateci caso. Probabilmente il troppo caldo mi fa male.
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Commenti
12 risposte a “Una strana sensazione”
sei stato chiarissimo..
effettivamente dare una collocazione precisa al cyberspazio è abbastanza difficile.. perciò vedere i server di un sito che magari è tanto grande e immagini possa abbracciare il mondo.. racchiuso in due scatole… fa una strana sensazione..!!!
COSAAAA????????????? VUOI DIRE CHE JENNAJAMESON.COM *NON* SI TROVA IN CAMERA SUA????
😛
E’ come trovarsi davanti a Dio 🙂
scusa al curiosità.. ma per che società lavori?
Cazzo, sei entrato nella Stanza dei Server!
Ma allora… Andrea Beggi è l’Eletto!
Bah, qualche anno fa ero da Tiscali in Caldera a installare un server e a momenti inciampavo nel filo che collegava una normale radio a un server di di una emittente commerciale nazionale, insomma, una di queste radio che ai tempi iniziava a fare streaming su internet.
Tu cosa ti aspettavi? Soluzioni mirabolanti? E invece era una banalissima radio da rack stereo domestica, con il cavo out che si infilava nella scheda audio del pc, non dico server rack, pc tower.
Anche a me e’ capitato di fare delle installazioni per un cliente che aveva rack in un datacenter HP. A parte il freddo che ho preso dopo una giornata passata li dentro, ho visto macchine “da capogiro” vicino a certi “pezzi da museo”… Una banca aveva addirittura 3 rack: uno solo dischi (scsi 144Gb 15000 rpm) uno di server da 1U e l’altro con 2 postazioni di controllo (!?!?) + qualche server “sparso”…
la domanda che mi sono fatto io e’ stata… “ma in tutti quei Tera di spazio, quanti mp3 ci posso mettere ? ” 😀
Lo spazio immenso che offre la rete, si va poi a delineare fisicamente attraverso pochi metri quadrati fisici….è forse questo quello che stupisce..?
Alla fine un minimo di aggancio al reale ci vuole. Solo che i server non appaiono così intriganti come la rappresentazione virtuale delle community che gestiscono 😉
Eri in via Bernina a Milano? 🙂 riconosco i rack…
Marco, sì!
Complimenti per il blog che scopro solo ora: aggiungo ai preferiti.
Su quello che scrivi ti capisco: quasi 10 anni fa lavoravo da un provider che aveva in gestione xoom.it, mrprice e altri siti importanti e aveva tutti i loro server lì 😀
Avevo anche partecipato alla traduzione di xoom e siccome da un pò utilizzavo spazi web free mi aveva fatto un effetto stranissimo!
E poi un giorno la server farm andò a fuoco e coi quella gran parte dei server xoom! era il 2002 :O
Che storia!