Arrivo in ritardo, dopo che sono già stati versati litri di bit sulla BlogFest 2008, e comincio subito ringraziando Gianluca ed Ilaria, straordinari organizzatori che sono riusciti a far fronte persino al maltempo sfoderando il piano B, che ha permesso lo svolgimento di tutti gli eventi a dispetto del tempo inclemente.
Gente, gente, gente. Divertente!
Come al solito incontrare le persone è sempre la parte migliore in queste occasioni, e questa volta c’era veramente tanta gente: ho visto blogger che hanno cominciato nella notte dei tempi; gente che commentava il blog di Noè sulla preparazione dell’arca, dandogli del newbie.
A Genova nessuno usa la bici: troppi saliscendi e strade troppo strette; in compenso a RDG ho scorazzato tutto il tempo con la bici messa a disposizione dall’albergo, anche a notte fonda, anche sotto la pioggia. Vorrei ringraziare Luca e Gaspar che hanno sopportato la mia goffaggine e hanno fatto finta di non potermi sacconare anche bendati e con una mano legata dietro la schiena; a questo proposito vi invito a non litigare con Sartoni, specialmente se ha un ombrello o, peggio, un bastone in mano. Nel pomeriggio di venerdì ho partecipato ad un incontro di alcuni blogger con Franco Bernabè, AD di Telecom, ma delle mie impressioni dirò in un altro post. Ho avuto modo di conoscere diverse persone che volevo incontrare da tempo e soprattutto ho ricevuto attestati di stima imbarazzanti: non me lo merito, davvero. Certe sensazioni provate durante la cerimonia dei MBA sono state mooolto più gratificanti del premio che non ho vinto, e non me ne voglia Gianluca. L’unico rammarico è che qualunque incontro con più di 10/15 persone non permetta di parlare con calma praticamente con nessuno, o almeno è quello che di solito succede a me.
Musica, musica, musica, della Madonna!
Sabato sera ho ballato con altri amici, ed era tanto che non succedeva: come ho avuto modo di dire, l’ultima volta che sono andato in discoteca il DJ metteva i dischi in vinile, e non era un vezzo. Ogni volta che FDL metteva qualcosa degli anni ’80, io e Alessio ci scambiavamo soddisfatte occhiate d’intesa. Ah, i blogger impazziscono per i Baustelle, ma questo già lo sapete. Ballare in compagnia di Achille, EmmeBi, Simona Siri e Suz è come stare in mezzo ai mostri sacri.
“Non funziona un ca@@o!”
Anche la Blogfest è stata l’ennesima manifestazione in cui il WiFi ha creato problemi; mi pare funzionasse leggermente meglio domenica, ma nel complesso ho sentito parecchia gente lamentarsi. Sono ormai convinto che non sia quasi mai colpa dell’organizzazione; la realtà è che le reti wireless scalano molto male, e dopo un certo numero di utenti secondo me ci sono troppe collisioni. Mentre una copertura per un WiFi pubblico destinata ad un’utenza occasionale di passaggio non crea molti problemi, fornire connettività a qualche centinaio di forsennati che hanno una connessione ad internet perfino per il loro Opinel, la metà della quale pretenderebbe di streammare video in diretta, mi sembra un’impresa disperata. E forse neppure le reti cellulari possono fare molto in presenza di una manica così cospicua di assetati di banda.
Qui una volta era tutto un Barcamp…
Come si sarà già capito, ho cazzeggiato parecchio. E’ da tempo ormai che i barcamp, intesi come conferenze informali, mi attirano sempre meno: intanto mi sento assolutamente ignorante di fronte ai 3/4 degli interventi, che mi sembrano fuori della mia portata, poi vedo completamente persa l’informalità della cosa: uno parla col microfono in mano, in piedi, e gli altri ascoltano: praticamente delle lezioni. Durante il primo Barcamp a Milano, nel 2006, eravano accovacciati a terra davanti ad un tizio che parlava seduto su un tavolo con le gambe a penzoloni, e le discussioni duravano più dell’intervento. Queste robe che fanno adesso non è che mi piacciano tanto.
Il BabyCamp.
L’unica riunione informale che mi sia piaciuta davvero. Partecipanti: Beatrice Beggi, Leonardo Camisani Calzolari, “Osama Bin” Davide Marino, Matilde Tombolini, Giorgio Maistrello, Leon Pappalardo ed alcuni altri. Interventi che hanno suscitato le discussioni più accese: Beatrice, anni 5 – “Papà queste feste di blog sono noiose”, Leonardo, anni 4 – “Disegnare con carta e matita io? Naaaa, io uso solo TuxPaint“. Per l’anno prossimo si spera in un’area bimbi attrezzata.
Piove, signora mia!
Come dite? E’ piovuto? E allora?
E poi?
Ci sono ancora una quantità di persone che vorrei ringraziare, ma sono davvero troppe per cercare tutti i link e avrei paura davvero di dimenticare qualcuno. Sappiate che ciascuno di voi ha una peculiarità che mi piace/affascina/rende piacevole la vostra compagnia.
Extended version.
Per finire in bellezza, lunedì eravamo a Gardaland con i Tombolini’s. Le bimbe si sono divertite e noi rilassati, forse troppo: io ho sbagliato strada e Antonio ha mangiato in un fast food.
Commenti
16 risposte a “Post dove si parla di feste e nel quale ci sono parecchi link”
Tombolini in un fast food lo dovevi come minimo fotografare 🙂
E’ stato un piacere averti conosciuto, anche se in pratica non c’è mai stato modo di scambiare due parole, proprio per il motivo che hai ricordato nel post.
Alla prossima!
Sono contento di averti incontrato al MCCcamp. Ringrazio il Camisani che mi ha portato a presentarmi, e non nascondo una certa soddisfazione nel sentirmi dire da te che mi conoscevi in Rete 😉
PS: eh, sì, ThinkGeek fa proprio delle belle magliette eh?
Antonio, non mi provocare… (risata satanica)
Ecco vedi, l’unico motivo per cui per me e’ difficile partecipare e’ che non c’e’ mai nulla da fare per i bambini, e va detto forte e chiaro: anche i bloggers hanno i bambini (nel mio caso io ne ho tre, e il piu’ grande ha sei anni…).
Quella di pensare anche alle necessita’ umane, oltre che alla copertura wifi, e’ una GRANDE idea.
[…] Andrea Beggi » Post dove si parla di feste e nel quale ci sono parecchi link. […]
beh no capita a tutti. io per esempio la prima sera luca conti mi ha portato in un pub tirolese (cosa che spero di mai rifare nella vita) 🙂 in compenso sull’autostrada del ritorno, all’altezza di firenze, mi sono mangiato delle ottime trofie al pesto 🙂
Sto Tux paint mi sa che mi riesce anche a me, ora cif accio il nuovo header 😉
Ah, ecco cos’era della Madonna. La musica.
[…] è come la gita delle medie (Pezzi d’ufficio); Pensieri sparsi sulla BlogFest 2008 (Smeerch); Post dove si parla di feste e nel quale ci sono parecchi link (Andrea Beggi); BlogFest 2008 (e disruptive innovator) (Selvaggia Lucarelli); Molte diverse […]
Blogfest 2008: Mai Partecipato Ad Un Barcamp? Ti Racconto Che Succede…
ci sono molti blogger che non hanno mai partecipato ad un barcamp e si chiedono come funzioni: glie lo racconto io….
eh bello sentire dire a persone adulte che piace ballare..io da adulto mi sà che ballerò parecchio..eh si si
peccato ho perso il ballo per stare a discutere… se c’è il prossimo anno starò in pista dall’inizio alla fine
[…] La risposta è si e nella foto allegata potete vedere sullo sfondo, dietro a Gaspar Torriero, Andrea Beggi, Palmasco e Alessio Jacona, un allampanato Ravasio Belinoni che si sta recando da Vicky Gitto per […]
[…] che espone in questo post. […]
sul wifi: amministratori incompetenti. Un apparato consumer ti fa 10 power users, poi si incastra… un apparato prosumer ti fa 20 power users, poi si incastra… un apparato propropro ti fa 20 power users + 5 users, poi si incastra…
Per 100 utenti dentro la stessa stanza devi mettere a occhio e croce 5 apparati consumer, pinguinati, e opportunamente armonizzati per spartirsi gli utenti senza litigare. E comunque avere l’handover e’ una crociata (forse con radio atheros…)