Ho comprato il primo numero dell’edizione italiana di Wired, l’intervista a RLM di Giordano mi è piaciuta molto, ed il pezzo di Luca Sofri è gradevole, anche se non dice nulla di nuovo per coloro che bazzicano da queste parti da un po’.
Ma più di tutto mi ha fatto riflettere il fatto che sia il primo giornale di carta che compro da, boh, saranno 2 anni. Leggere riviste su carta è scomodo, sono troppo grosse per il letto e ormai il tempo in bagno lo uso per tenermi in pari con i feed. E poi mancano i link da cliccare.
L’unica cosa che valga ancora la pena leggere su carta sono i libri, e forse lo dico solo perché non ho ancora provato un ebook reader.
Commenti
24 risposte a “Non è che abbia tutta questa importanza, eh?”
bè, per i link si può rimediare con i codici qr a matrice… ne potrebbero giovare iphone e compagnia…
Le riviste sono troppo 1.0 e poi, come se non bastasse, occupano troppo spazio. 😛
se le riviste sono troppo grandi, cosa vogliamo dire dei quotidiani?
Per me la carta ha sempre il suo fascino e nonostante legga quasi sempre sul monitor, mi risulta più gradevole farlo avendo in mano il “prodotto” dell’eventuale scrittore. Specie in bagno 🙂
Mancano i link, però, questo è vero.
Ciao
ogni tanto quando leggo una rivista e devo cercare un informazione veloce
rimpiango il ctrl + f
ciao
Salve, personalmente mi piace molto il cartaceo, purtroppo possiamo interagire in modo limitato, ma ha pur sempre il suo fascino.Per quanto riguarda la rivista Wired, appena ho visitato il sito non ho resistito e ho fatto l’abbonamento per due anni. 19 euro per due anni di riviste mi sembra ottimo!!
Ciao, anche a me le riviste fanno molto tavola di pietra dei flintstone ed è un secolo che non ne compro, però mi ha fa bnen sperare che possa essere un aggregatore di contenuti approfonditi (rari da scovare in rete) su argomenti nel quale il redattore sia preparato.
Cosa sono i “quotidiani”? 😛
😀 tra i miei parenti, amici, colleghi, clienti sono il solo ad avere l’avversione per la carta .. e ogni tanto saltano fuori delle vere e proprie discussioni sulle stampe fatte alla cacchio di cavolo, giusto perchè il pulsante stampa è scintilloso ..
Comunque ci sono casi in cui il tatto cartaceo è una goduria (un buon libro, una buona stampa, …) …
Tornando a Wired sono combattuto sul fare l’abbonamento o no .. merita ?
salutone
Sono stato tentato anch’io dai prezzi stracciati per gli abbonamenti ma quando ho visto che gli stessi articoli vengono poi ripubblicati sul sito ho deciso per l’abbonamento al feed 😉
E manca pure la funzione di search: un’amica mi aveva detto che aveva letto il mio nome su di una pagina. Mi è toccato sfogliarlo tutto. 😛
Ai libri non potrei mai rinunciare… dovrebbero vendere l’accoppiata libro+ebook, al limite, perché un bel libro è anche un bel soprammobile con tanti ricordi al suo interno 🙂
Per quanto riguarda le riviste, mi piacciono molto quelle di arredamento e ogni tanto qualcuna la prendo (per esempio se devo fare un viaggetto in treno e ho dimenticato il libro a casa).
Ecco, pensa che è stato proprio il pezzo di Sofri che mi ha fatto decidere di non comprare il numero 2. È un condensato di tutto ciò che m’infastidisce di una certa parte della blogosfera italiana. Che appunto non leggo.
> … e forse lo dico solo perché non ho ancora provato un ebook reader.
uhm… mi sa che tocca rimediare…
>perché non ho ancora provato un ebook reader.
ecco se ci fai sta cortesia, così poi come per altri gadget andiam sul sicuro… 🙂
E’ per questo che non mi è nemmeno venuta voglia di guardare in edicola…
Wired è solo un focus web-oriented. Se ti piace la scienza ma non sei uno scienziato compri focus.
Ti piace il web e “il computer” ma non ci lavori o non ci vivi… Compri Wired (Italia)
Wired non mi ha mai attirato, è troppo generalista, anche se una copertina non la disdegnerei 🙂
In compenso posso vantarmi di avere minuziosamente archiviato tutti i numeri di PC Professionale dal gannaio 1997 ad oggi (e non è che siamo pochi).
Ad oggi rimpiango la mancanza di una rivista per programmatori.
Ci sono molti Blog di gente brava ma tutto troppo spaiato, una rivista come PCPro incentrata sul codice sarebbe davvero bella, poco mercato ma bella.
Quindi se qualcuno ha idee in merito mi contatta che sono disponibile a parlarne.
Ciao
Filippo
Libri elettronici…
Su diversi siti e blog tecnici è stata riportata la segnalazione dell’uscita di Ubuntu Pocket Guide and Reference di Keir Thomas. Il libro è disponibile in formato elettronico scaricabile gratuitamente e in formato cartaceo ad un prezzo abbasta…
Uh-oh….
Eppure vi dirò che a me leggere quotidiani o riviste fa piacere: sono quasi sempre fuori la domenica o nei festivi, e se manca il quotidiano o una bella rivista – come potrebbe esserlo wired – mi manca qualcosa. Sarò strano, forse, ma senza il mio giornalaccio non è una buona giornata. Certo son gusti chiaramente, ma tant’è 🙂
Forse è così perchè leggete sempre delle stesse cose?
Personalmente in spiaggia su una sdraio non mi ci vedo con un aggeggio che ha bisogno di venti metri di cavo elettrico ed un’antenna a poca distanza per cliccare un link.
Io l’ho trovato molto gradevole e comodo invece, per il letto c’è il libro, ma in altre situazioni la rivista è decisamente un’altra cosa.
Adoro avere la carta sotto le dita, bella, fisica, e non avere nulla da cliccare quando leggo qualcosa. Senza rumori di fondo, senza dischi che girano o alimentatori che… alimentano.
La rivista è ben fatta, trasuda un pò di “noi siamo i migliori” e questo mi da fastidio, sa un pò troppo di elite, ma certi articoli sono proprio di buona fattura.
Mi è piaciuto Wired, ma trovo che AB abbia ragione chi è abituato a leggere feeds, blog e web, un mensile è troppo lento. Altro che sguardo sul futuro, alcuni erano notizie di novembre. La sintesi di Napolux è efficace, ma penso che non l’obiettivo di un Focus hitech-future-oriented non sia stato centrato.
Non ho capito… tutti trovano normale leggere i fid in bagno? 🙂
duecento e fischia pagine di markette, contro una decina scarsa di interessanti…
mi pare una boiata.