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Rete Vodafone LTE – Sony Xperia Z

Grazie a Vodafone ho avuto l’opportunità di provare per qualche settimana la nuova rete LTE, uno standard di telefonia mobile cellulare che raggiunge elevatissime velocità (teoriche) di trasferimento dei dati. Sulle modalità di funzionamento dei dati su rete cellulare avevo accennato qualche tempo fa, sempre in relazione alla rete Vodafone, ma con considerazioni che valgono per tutti gli operatori; il post è un po’ datato (risale a tre anni fa) ma il succo del discorso è lo stesso:

Per chiarire la questione bisogna considerare alcuni fattori tecnici. Su una connessione “fissa” la risorsa è dedicata, l’utilizzo che se ne fa non ostacola gli altri utenti e il prezzo per l’operatore è sostanzialmente assimilabile ad un costo fisso, il che permette di offrire piani flat senza limitazioni di tempo o traffico. Le connessioni mobili sono condivise tra tutti gli utenti collegati in quel momento alla cella e la banda disponibile è limitata dalle tecnologie e dal costo degli investimenti. Quando le telco pubblicizzano le connessioni mobili a 14,4 Mb/s significa che la singola cella ha una banda di 14,4 Mb/s, ma sulla singola cella ci sono collegati più utenti contemporaneamente. (Una BTS — le foreste di antenne che siamo abitati a vedere un po’ dovunque — crea diverse celle).

La rete LTE aumenta la velocità di un ordine di grandezza, arrivando al dato di targa di 326 Mb/s (86 in upload). Naturalmente di tratta di velocità impossibili da raggiungere fuori dalle condizioni sperimentali di un laboratorio, ma il beneficio che ne trae l’uso quotidiano è comunque significativo.

Per la prova mi è stato fornito un telefono adeguato: Sony Xperia Z, uno smartphone Android di ultima generazione con eccellenti caratteristiche hardware. Abituato al mio vetusto Nexus S, la velocità di Xperia Z mi è sembrata eccezionale: nessuna incertezza, nessun lag, nessun ritardo nell’eseguire i comandi impartiti.

L’uso che ne ho fatto è stato il solito: nessuna telefonata, navigazione, ricerca informazioni, uso dei social network, geolocalizzazione, qualche foto. Ho configurato sia Gmail che la posta aziendale Exchange, e non ho personalizzato più di tanto le opzioni del sistema, in modo da avere un riferimento il più possibile vicino al mio standard di uso.

Per monitorare le prestazioni ho installato la app di Speedtest.net, uno degli strumenti più diffusi per valutare (senza pretesa di eccessiva precisione) la velocità della banda disponibile. Ho effettuato un po’ di test in zone e orari diversi tutti a Genova, sia in centro che in periferia, e questi sono i risultati (*).

LTE

Naturalmente non c’è nessuna pretesa statistica, la rilevazione ha solo lo scopo di confermare le impressioni che di volta in volta mi sono fatto sull’ampiezza e sulla qualità della banda.

Le misure confermano grosso modo quanto scritto a proposito della condivisione sulla singola cella: in zone periferiche e/o in orari “off peak” le prestazioni sono leggermente superiori a quelle misurate in centro in giorni feriali, ma queste ultime sono comunque molto buone. Anche la “qualità” della connessione è elevata: i bassi valori di “ping” registrati sono indice di bassa latenza e di rete poco congestionata.

Il caricamento delle pagine web è sempre rapidissimo, i video fluidi, le app sono veloci e le foto appaiono in un attimo: usare uno smartphone così veloce e con così tanta banda a disposizione offre un’esperienza d’uso davvero “leggera”. Abituato alle povere prestazioni del mio datato Nexus S, mi sono trovato a trascorrere meno tempo con il naso sullo schermo del telefono benché le mie attività online siano state molto più frequenti a causa di questo test. Non nascondo che alcune volte rinuncio a usare il Nexus S per cercare un’informazione o controllare un dato perché so già che “perderei l’attimo”, ma con queste prestazioni il problema non si pone. E’ un altro passo verso la connettività intesa come una “commodity”, un qualcosa che c’è sempre, che si dà per scontato e che si utilizza per le normali attività di tutti i giorni, senza esserne ossessionati, senza sviluppare idiosincrasie o dipendenze.

Quando non avevo necessità tenevo il WiFi disattivato anche a casa perché le prestazioni della rete mobile erano superiori a quelle dalla mia ADSL Tiscali, che è una connessione con qualche infamia e senza lode.

Xperia Z è uno smarphone dalle ottime prestazioni, uno schermo generoso e una batteria che dura tanto: si arriva tranquillamente alla sera senza preoccuparsi di dover fare economia. La gestione dell’alimentazione è molto curata, ci sono alcune funzioni introdotte da Sony, come il WiFi basato sulla posizione e la gestione intelligente delle risorse, che funzionano molto bene e non impattano minimamente sull’utilizzo. Il GPS fa il punto così velocemente che non ci si crede, la GPU riproduce i video full HD via WiFi con fluidità perfetta e ottima qualità. La personalizzazione di Sony è poco invadente, al contrario di quella di altri produttori, anche se non capisco quale sia il senso di fornire app proprietarie per Twitter e Facebook, quando si possono tranquillamente usare quelle ufficiali che non sono bloccate in nessun modo.

Cose che mi sono piaciute meno: il design è elegante ma qualche volta rende difficile afferrare il telefono con una presa sicura, la parte posteriore non sembra in vetro, come dichiarato, ma è delicata e si riga facilmente. La fotocamera ha ottime prestazioni sulla carta, ma il vecchio Nexus S la sconfigge a mani basse. Ecco la stessa foto, non ritoccata e con le impostazioni standard, fatta dai due dispositivi nello stesso momento: Xperia ZNexus S. La dotazione è minimale: telefono e alimentatore, ma penso si trattasse di un’unità di test.

E’ conforme agli standard IP55 e IP57 e può resistere fino a 30 minuti immerso in acqua, ma il prezzo da pagare è la presenza di sportellini da aprire ogni volta che vi deve connettere un cavo o le cuffie.

Costa parecchio, ma la qualità e le prestazioni sono ottime; Sony Xperia Z è una buona alternativa ai prodotti più blasonati del mercato.

 (*) Una riga è ripetuta, i geodati non appaiono, ma sono stati registrati.


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Commenti

Una risposta a “Rete Vodafone LTE – Sony Xperia Z”

  1. Avatar Keper
    Keper

    Ottime e condivisibili le considerazioni sul Internet come “commodity”, non sapresti quando saranno attivi pacchetti basati sulla connessione LTE?

    La differenza fra le foto è abissale!