L’altro giorno pensavo come era diverso il motomondiale, una volta. Per i motociclisti della mia generazione, i campioni si chiamavano Schwantz, Rainey, Lawson, Gardner, Doohan.
In particolare Kevin Schwantz, sebbene non abbia mai vinto molto (un solo mondiale), era il nostro idolo. Da sempre pilota Suzuki, è stato il primo ad usare lo stile di guida in derapata. E’ stato talmente amato dai tifosi che, quando ha abbandonato le gare, la federazione ha ritirato il suo numero, il 34, dalla classe 500. A tutt’oggi credo che non sia ancora stato reintrodotto.
La gara di Hockenhaim del 1991 è stata il capolavoro della sua vita. Questo filmato (pesa 3 mega), è la seconda metà dell’ultimo giro; c’è il leggendario sorpasso ai danni di Rainey e il duello fianco a fianco nelle ultime curve. Ancora oggi vederlo mi fa venire la pelle d’oca. Ho una vecchia cassetta dove il sorpasso è ripreso al rallentatore da molto più vicino: è stupefacente vedere come la mano destra di Schwantz continui a modulare la frenata per evitare il bloccaggio della ruota anteriore, e contemporaneamente rallentare la moto il più possibile senza ribaltarsi. Nel frattempo il posteriore saltella da tutte le parti e la moto sbacchetta fortissimo.
Insomma, anche senza il Valentino nazionale, il campionato era bello lo stesso.
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14 risposte a “34”
notevole!! anche quando si gira dalla parte sbagliata a controllare l’attacco e spaventato perch� non vede Rainey apre di botto 🙂
cmq � impressionante la diversit� con cui affrontano rettilinei e curve… oggigiorno la velocit� di percorrenza delle curve � pi� alta e non sembra ci sia tutta questa accelerazione.
Sono un fan di Valentino. Non ero un fan di Schwantz (tifavo per Lawson e quando arriv� in Ducati saltai di gioia). Per�. Per� devo dire che senza l’elettronica era “il manico” a fare la differenza; la maggior parte della differenza, intendo. Oggi come oggi conta s� “il polso” (prova ne sia il passaggio di Rossi alla casa dei tre diapason), ma direi che una buona met� la fa l’elettronica. Tutto probabilmente � pi� sicuro. Tutto � ugualmente divertente. Forse tutto � per� meno “romantico”.
Mio dio quanti ricordi! Rainey era il mio mito ma Schwantz era sicuramente il piu’ fuori di testa li’ in mezzo, sempre con la manetta aperta che ti veniva da pensare che non avesse messo due giri di nastro adesivo sull’acceleratore 🙂
Beh, sicuramente era bello anche in passato, ma per fortuna che adesso c’e’ Valentino altrimenti io che sono giovinetta come avrei fatto?? :-))
vi dice niente
jarno Saarinen
Renzo Pasolini
gp monza 73
ero piccolo
piccolo
ma fu per me un ricordo indellebile
erano tempi di puro agonismo
dove la vita era veramente appesa ad un filo ogni momento
lo furono tutti gli anni 70
nn faccio paragoni ma credo che anche l odore
e la luce erano diversi
forse Schwantz � stato l ultimo dei quei personaggi
lo testimonia appunto un unico mondiale vinto
era la gara l attimo il presente il vero investimento
dell eroe nulla era ragionato
…..
dopo solo spettacolo ben organizzato
e un po di brivido come da manuale tecnico
Valentino ricorda da lontano
i mitici personaggi
forse perche � il solo
a fare sul serio
vedremo
eeeeeh. [sospiro]
sono troppo giovane per ricordarmelo (qui in casa poi nessuno e’ appassionato, oltre a noi figli), ma ho visto dei filmati da paura. veramente.
d’altronde pensare che un tempo il TT faceva parte del campionato mondiale ed ora, giustamente secondo me, i piloti se non hanno 500m di via di fuga non corrono proprio.
i tempi sono cambiati, elettronica o non elettronica, e lo sport e’ bello lo stesso.
molto probabilmente sara’ anche piu’ divertente quando valentino smettera’…per ora non c’e’ proprio storia!!
beh, pero’ ancora oggi basta guardarsi una gara di SBK, supersport o tutte le altre categorie minori per vedere “ruggire” giovani e vecchi talenti.
Per esempio la 2^ manche di SBK di ieri con Haga e Chili da favola. 😀
Tra vent’anni ripenserai a Valentino negli stessi termini cui ti riferisci a Schwantz.
PS: Un 34 inserito in tre cerchi concentrici con i colori della lucky � a tutt’oggi il mio sfondo scrivania 🙂
Fran, probabilmente hai ragione. Resta il fatto che il Motomondiale (mi piace chiamarlo ancora cos�) era pi� combattuto “a quei tempi l�”…
dovizioso usa il 34. non chiedermi se potr� mantenerlo in motoGP.
Schwantz era il maestro della derapata, era un PAZZO, ed aveva avversari alla sua altezza.Valentino no. E’ questo che rende Schwantz migliore.Valentino � bravo ma Schwantz lo era di pi�. Gli unici piloti che possono essere paragonati a questo mito sono Pasolini, Agostini e tutti i piloti della vecchia guardia, quando il TT dell’isola di Man era una gara del motomondiale.
Kevin Schwantz � il pilota che mi ha dato pi� emozioni in assoluto (senza nulla togliere a Vale!!)
Essendo un tifoso del Paso ho nostalgia dei tempi passati e naturalmente per il suo stile di quida tifoso anche di Schwantz. Devo ammettere senza nulla togliere a Rossi che come Paso Kevin era uno che entusiasmava la gente e doveva combattere con veri campioni!
il filmato � bellino, pochi possono capire la difficolt� che si provava a guidare una d quelle moto al limite… specie ora che hanno tutti lo scooter e dicono ho la moto (PFUI!)
a luglio al nurburgring ho fatto una “parata” con un rz500 (per gli italiani rd500), meno male che era una parata, perch� andavano tutti come dei pazzi… quella moto mi faceva veramente paura, quando pi� tardi sono risalito su una r6 e ho rifatto il nordschleife in un normale “terroristic day” mi sono sentito come se fossi seduto in salotto a guidare la pleistescion, 23 anni di differenza e le moto di allora sembrano dei veri catenacci.
meditate gente, meditate