Sony Ericsson Xperia X1
Da un paio di settimane sto giocando con il nuovo palmare di SE, Xperia X1: si tratta di un telefono touch screen con tastiera “qwerty” a scomparsa, di cui trovate le specifiche qui.
La qualità dei materiali è ottima, l’assemblaggio impeccabile ed il meccanismo di scorrimento fluido e piacevole da azionare. Il telefono è completamente in metallo, le dimensioni abbastanza contenute mentre i quasi 160 grammi si fanno sentire tutti, ed il telefono pesa in tasca. Lo schermo è definito e luminoso, i tasti precisi e con un buon feedback. I progettisti hanno cercato di favorire al massimo le procedure di input e oltre alla tastiera si può usare una tastiera virtuale in due dimensioni e un sistema di riconoscimento dei caratteri che non ho provato.
L’impressione che ho avuto è che tutto l’hardware di X1 sia di eccellente qualità: oltre ai materiali e all’assemblaggio sono da citare il WiFi che funziona benissimo, e l’HSDPA che è un fulmine e garantisce una connessione stabile e senza incertezze. Il GPS ne fa l’unità più veloce a localizzare che io abbia mai visto, navigatori compresi: si lancia Google Maps, si attiva il GPS e nel giro di pochissimi istanti la posizione appare precisa e nell’arco di pochi metri. Molto probabilmente tutto il processo è aiutato da una apposita applicazione, da lanciare di tanto in tanto, che aggiorna le effemeridi dei satelliti scaricandole dalla rete, il che consente un posizionamento praticamente istantaneo. La batteria da 1500 mAh ha una buona durata: anche con un uso abbastanza pesante delle caratteristiche più avanzate si riesce ad arrivare agevolmente alla sera; a fronte di un uso normale molto probabilmente la batteria è in grado di reggere per qualche giorno. Il touch screen è soddisfacente; mi piacerebbe una migliore precisione e la possibilità di usare di più le dita senza dover ricorrere così spesso allo stilo.
Il sistema operativo è Windows Mobile 6.1 Professional, e a mio parere rappresenta il tallone d’Achille di questo dispositivo. A me non piace, lo trovo pesante e farraginoso; le logiche che potrebbero andare bene per un computer non sono adatte ad un palmare, le barre di scorrimento rubano sempre troppo spazio prezioso, e sono quasi inutili in un dispositivo touch screen che permette agevolmente di usare le dita per lo scrolling delle pagine. Un sistema operativo per un dispositivo del genere dovrebbe fare i salti mortali per ridurre il numero di tasti da premere per accedere ad una funzione, mentre molto spesso WM richiede sequenze di input che pesano poco su un desktop ma annoiano e rallentano su un palmare.
La sincronizzazione con un PC è molto semplice, a patto di capire un minimo il funzionamento di Active Sync. La condivisione della connessione è una figata, ed è bidirezionale: se il telefono è in modalità “condividi connessione internet”, attivabile al volo con un paio di clic, il computer vede ed utilizza una scheda di rete virtuale e naviga come se fosse collegato ad un router, se viceversa la connessione è attiva sul PC, basta collegare il cavo USB e X1 si connette ad internet senza dover fare nulla. Il client di posta funziona bene e ha riconosciuto l’account Gmail senza fare troppe domande; è possibile anche utilizzare una casella Exchange in push, basta che la webmail sia accessibile.
Due i browser forniti di serie: Internet Explorer e Opera Mobile (non Mini), ed entrambi hanno i loro punti di forza e le loro debolezze; in generale la difficoltà maggiore è ottenere una grandezza di font omogenea da un sito all’altro: alcuni vengono visualizzati con caratteri minuscoli e altri, con le stesse impostazioni, appaiono enormi. Per molte cose l’orientamento verticale è più comodo perché si riescono a scorrere agevolmente le pagine con il pollice e per l’input occasionale la tastiera virtuale è più che sufficiente; inoltre i siti ottimizzati per i cellulari si vedono meglio con la geometria “verticale”. Un punto a favore di Opera è la modalità full screen nativa che mostra solo contenuto senza sprecare spazio per inutili menu e barre di scorrimento. Il fatto che lo spazio su schermo venga gestito e organizzato così male è davvero un peccato, specie se si pensa che la risoluzione di questo display è 800×480 contro i “soli” 480×320 di iPhone, che malgrado ciò riesce ad utilizzare molto meglio lo spazio a disposizione grazie alla migliore integrazione tra hardware e software.
In definitiva, si sarà capito, l’impressione che mi sono fatto di questo telefono è che l’ottimo hardware sia pilotato da un software non particolarmente brillante; tra l’altro non si capisce perché dalla dotazione delle applicazioni manchi il client Remote Desktop di Microsoft, cose che, per un dispositivo di questa classe e un sistema operativo che si definisce “Professional”, mi sembrano gravi pecche. Facendo un po’ di ricerche in rete sembra di capire che la presenza o meno del client è a discrezione del produttore del telefono, ed il pacchetto ufficiale non esiste come download separato: sono entrambe scelte incomprensibili, secondo me. Ho trovato un pacchetto di installazione generico, ma non riconosce la tastiera ed i tasti, quindi è inutile.
Come succede sempre, la funzione che non ho praticamente provato è la telefonia; ho dato uno sguardo veloce e l’immissione di numeri e la ricerca nella rubrica non mi sembravano particolarmente semplici, ma non l’ho provato a sufficienza per esprimere un parere.
Lo comprerei? Non credo. Lo street price intorno ai 650 euro ne fanno un prodotto destinato a chi è entusiasta di WM, e non può fare a meno della stretta integrazione di questo sistema con i desktop aziendali. Mi resta la curiosità di sapere come un oggetto del genere potrebbe funzionare con Android, ma non è detto che in futuro non si possa sapere: qualche eroe sta facendo i primi tentativi, vedremo cosa ci riserverà il futuro. Al momento sto usando X1 come internet device, con qualche soddisfazione e alcune frustrazioni (vedi considerazioni qui sopra); uso una SIM di 3 e la velocità di connessione è praticamente indistinguibile dalla WiFi
Un consiglio per Sony Ericsson: se vuoi fare il figo con gli effetti che ruotano le thumbnail dei panel passando da un orientamento all’altro, assicurati che la grafica non zoppichi durante il processo, perché così è solo ridicolo: a metà della rotazione il movimento si inceppa per evidente mancanza di risorse.
Grazie a Sony Ericsson, a Cristiano Callegari e ad Ambito 5: il telefono mi è stato regalato.