L’ultima cosa che ricordo di venerdì pomeriggio è di aver salutato Nives e Bibi per andare a sciare da solo, poi buio totale fino al mattino successivo; tutto quello che mi rimane è un livido sul sedere che non ricordo di essermi fatto. Sul telefono risultano 5 o 6 telefonate a Nives, tutte nell’arco di pochi minuti, in cui pare abbia ripetuto sempre la stessa cosa: “Sono confuso, non so dove sono; riesco a sciare ma non so dove andare”.
Essere sposati con un medico che lavora in medicina di emergenza ha i suoi vantaggi: alla seconda telefonata Nives ha diagnosticato un un episodio di TGA, amnesia globale transitoria, dopodiché ha allertato il soccorso alpino che nel giro di pochi minuti mi ha trovato e accompagnato a valle, dove sono arrivato sciando tranquillamente. Ne approfitto per ringraziare queste persone, di cui purtroppo non ricordo nulla, per la tempestività dell’intervento.
Per il resto del pomeriggio ho continuato a domandare sempre le stesse cose, perché non ero in grado di ricordare le risposte che mi erano appena state date, ed ho perso – temporaneamente – la memoria di un periodo della mia vita: ad esempio credevo ancora di abitare nella casa precedente. Tutto quello che mi è accaduto lo so perché mi è stato riferito, io ho un vuoto completo che va dalle 15:30 alla mattina successiva, quando mi sono svegliato credendo di aver fatto uno strano sogno.
Per mezza giornata la mia vita è stata vissuta da un altro me che conosceva benissimo i suoi cari, aveva i ricordi fermi a qualche anno fa e non era in grado di fissarne di nuovi; un tipo querulo e svanito che non riconosceva la stanza nella quale ha dormito per cinque giorni, ma era in grado di consultare la mia casella gmail. Se qualcuno ha avuto contatti con me venerdì sera o ha ricevuto mail in quell’orario, sappia che io non ne so nulla. 😛
La cosa è abbastanza inquietante: benché mi sforzi non riesco a ricordare nulla di quanto è accaduto, come se il tempo avesse fatto un salto quantico di 17 ore. Mi è venuto in mente il personaggio di Sandrone Dazieri, il Gorilla, un detective privato con due personalità distinte che comunicano tra di loro per mezzo di messaggi scritti. La sua patologia è diversa, ma mi sarebbe piaciuto ricevere un messaggio da quell’altro me.
Per quanto mi riguarda ho recuperato e mi sento benone, stamane ho subito una breve visita neurologica e ho prenotato una giornata in day hospital per accertamenti, ma molto probabilmente non dovrebbero emergere particolari patologie: si tratta di fenomeni transitori che difficilmente si ripetono.
Commenti
77 risposte a “Un pomeriggio da Rain Man”
O____O PAURA!
càspita, fa davvero impressione sentire raccontare da un uomo come te un’esperienza simile… un bel RFID sempre addosso e via come prima, mi raccomando!! Ti vogliamo bene (e GRAZIE a tua moglie!!)
Auguriiiiii !!!!
Ciao Andrea io sono un recidivo “tranquillo”.
Se ti interessa, dopo i tuoi approfondimenti posso raccontarti il mio black-out.
Santo cielo che spavento…Ma insomma questo 2009 porta proprio sfiga!!!
Spero che tu ti rimetta presto completamente…E se una cosa è vera è che se non ci ricordiamo qualcosa, vuol dire che in fondo non era così importante. 😉
A mio papà è successa la stessa cosa l’estate scorsa..
Per la mia pur breve e settimanale/anno esperienza di sciatore mi è capitato di assistere a qualche incidente di poco conto sulle nevi e tutti quanti erano come spaesati anche quelli che non si erano fatti niente, non so se è la neve o il bianco o il freddo.
Ps io giovane spericolato possessore di swm 125 modificata 250 e appassionato di Rally di Formula uno , e di tutto ciò che fa broum broum da un paio d’anni sulle piste da sci porto il casco …non si sa mai
mi spiace Andrea, non è mai bello leggere certe esperienze, ti fan capire quanto siamo fragili
non insistere nel ricordare, anzi, dimentica il fatto
accaduto, e sorridi sempre come sai fare tu 🙂
e nel week end…famiglia, mare e spaghetti al pesto!!
???? Non facciamo scherzi, ora che ho trovato un mentore sul TCP IP ;-)))
Andrea, come direbbero a Napoli “tieni famiglia” quindi un bel respiro, alt+f4, shutdown e mettiti in modalità brain saving (personalmente libro zen e musica)
Se la situazione è da “danza della palpebra” o TGA andrei a pesca. Gli Sci mi sembrano impegnativi IMHO. Auguri.
Max
Peccato che le battute che mi vengono in mente le abbiano già fatte tutte…
Però sempre casco, d’ora in poi! E meglio mai da soli, perché le piste come le strade sono diventate pericolosissime.
[…] ho appena letto della disavventura di Andrea Beggi: inquietante, ma tutto è bene ciò che finisce […]
mi dispiace tanto! :/
Ciao, allora i controlli come sono andati? 🙂
(Andy m’ha fatto prendere un colpo, a parlare anche lui di TIA).
Mi son ricordata di un’amica che ha avuto lo stesso problema, anni fa, adesso sta benone. La domenica sera, l’ultima cosa che ricordava era che quella mattina era andata in paddock a prendere un cavallo e se l’era portato fuori dal paddock in capezza e montandolo a pelo (pirlata). Poi le han detto che il cavallo è partito a razzo e l’ha scaricata contro un muretto. Fisicamente non s’era fatta niente, ma di quella giornata lì non ricorda più niente. Da allora sempre a cavallo col cap (e la tartaruga, aggiungerei io se fosse successo a me.)
un in bocca al lupo altro chè
salutoni
Spero tu stia meglio. Deve essere stata proprio una brutta esperienza.
ma….dove sono? cosa ci faccio qui ? stavo tritando il basilico per fare il pesto e mi sono trovato qui…
Inquietante soprattutto pensare che ti è successo mentre eri solo su una montagna…
L’importante è che tu ora stia bene. Un abbraccio!
Sono in grado di fare istantaneamente una diagnosi: si tratta del lavoro che svolgiamo quotidianamente; ci sta letteralmente azzannando il cervello quindi a volte vengono fuori delle cose stranissime come il tuo caso.
Stammi bene fratello!!
Stica!
Pensa però che hai avuto culo: a me è successa la stessa cosa a sciare, ma al risveglio ero il gobbo di Notre Dame, il viso tumefatto e tutte le ossa della faccia rotte.
Certo che il cervello è strano…
anch’io oh avuto questo problema , una sola volta tre anni fa, stavo nuotando in piscina un po’ sotto sforzo e dopo aver fatto dei tuffi di testa, non mi hanno dato una spiegazione, io dubito che la cosa sia legata allo sforzo fisico, tu che ne pensi?
Ieri sera è successa un episodio simile a mia moglie. Alle 21,30 sono uscito per una riunione dopo un’animata discussione attorno all’argomento cruciale di questi ultimi anni, che mia moglie vive con molta ansietà, la ristrutturazione della casa che fu dei miei suoceri. Non arriva mai a termine speriamo il prox anno sia quello giusto.Mezzora dopo essere andato via mi telefona mio figlio per farmi rientrare visto che sua mamma stava male, credevo un ictus. Mia moglie piangeva disperata perchè temeva una manifestazione dell’inizio dell’Alzheimer come sua madre. Non ricordava nulla e ripeteva le stesse domande di cui non ricordava mai la risposta. Tutto quello prima della mezzora lo ricordava. Siamo stati dalla guardia medica e al Pronto Soccorso, ma siamo tornati a casa perchè erano occupati da casi urgenti e gravi ed ho preferito che riposasse data la grande agitazione. Al mattino le prime parole son state che non ricordava nulla della sera prima neanche la visita al Pronto Soccorso. Ma dal mattino tutto è ritornato normale ed ha cominciato a ricordare quello che succedeva. La TAC negativa. Nessun altro segno neurologico. Un grande spavento. Tutto il mondo crolla.
Grazie per l’attenzione e per aver condiviso l’esperienza e informazioni.
Un caro saluto a chi legge.
Antonio, è molto simile a quello che è successo a me. Un saluto.
Grazie Andrea per aver pubblicato la tua esperienza.Mi ha dato un po’ di conforto leggere quanto ti e’ accaduto.15 giorni fa anch’io ho (ahime’) sperimentato un attacco di TGA.Ho cancellato completamente dalla memoria dieverse ore della mia vita. Era una mattina felice, sono andata dove volevo andare, ho guidato per un’ora in autostrada, ho incontrato la persona che volevo incontrare , stavo bene.All’improvviso ho iniziato a dire che mi sentivo strana, che volevo rilassarmi , per istinto ho chiamato casa per sapere se tutto era ok..peccato che quella telefonata l’abbia ripetuta tre volte…nn riuscivo a fissare quanto stavo facendo e le risposte che mi venivano date…Sono stata portata in ospedale dove ricordavo chi ero , quando sono nata ma nn sapevo in che mese eravamo…Continuavo a chiedere perche’ ero li’, che cosa mi era accaduto ma nn fissavo le risposte Mi hanno fatto tutte le analisi del caso Tac, doppler, ecocardio, sangue..tutto ok. Ora mi e’ rimasto un senso di angoscia profonda, mi sento bene ma nn rieco a tollerarare che io abbia perso ore della mia vita e perdipiu’..ore felici.Grazie ancora. Un saluto. Ps…sul sedile della mia macchina , giorni dopo ho ritrovato il quotidiano del giorno del fattaccio, il sacchetto con i cioccolatini acquistati all’autogrill per la mia bambina….eio nn ricordo nulla….
Ho visto solo oggi questo post perchè fino ad oggi neanche sapevo cosa era l’amnesia globale transitoria.
A me è successo questo: vado in palestra accompagnata da mio marito perchè avevo la macchina in panne. Faccio 40 minuti di esercizi e poi chedo di andare in bagno. Torno e comincio a dire che non ricrdo dove avevo lasciato la macchina e continuavo a chiederlo nonostante il mio personal trainer mi assicurasse che mi aveva accompagnato mio marito. Allora chiamo mio marito al telefono e chiedo ancora a lui se ero venuta da sola o con lui. Poi arriva il medico del centro. Il mio ricordo finisce da quando inizio ad effetuare gli esercizi con la bici a quando arriva mio marito. Il bagno, la mia ossessione di aver dimenticato dove avevo messo la macchina, le assicurazione del personale del centro , tutto buio , un tilt di 15, 20 minuti. Certo per te è stato più lungo ma a me hanno fatto la tac, negativa. L’unica cosa è stato un forte abbassamento della glicemia che sembra abbia una forte influenza su questo tipo di sintomo.
Però è vero, è una cosa che ti lascia senza fiato. Pensare di avere avuto una amnesia durante la quale avevi una amnesia ma che poi ti comporti bene e non sembri certo uno smemorato, insomma speriamo che non si ripeta!!
a proposito ho aperto un blog. Cercate ” Il blog di Cassandra apri bocca e…”
Inserirò questo mio problema di amnesia appena saprò il risultato di tutte le analisi
Ciao!
Il motivo che mi spinge a scriverti è questa tua esperienza.
Ti sembrerà assurdo ma:
Carlos Castaneda ha scritto una dozzina di libri
Se sei interessato alla tua Esperienza leggili dal terzo in poi.
Questa estate strana.
E’ successo anche a me due volte. La prima volta il 24 aprile 2006, la seconda volta il 20 maggio 2013. In entrambi i casi mi stavo allenando in palestra.