La sera, dopo che tutti sono andati a dormire, io resto solo e la giornata è davvero finita. Ed è come se fosse un pacco, una ennesima scatola che ho appena chiuso e sigillato: essa va riposta sullo scaffale, etichettata e inventariata. Mi piace pensare che ogni giorno abbia almeno una cosa per la quale sia valso l’averlo vissuto, che mi abbia insegnato almeno una cosa nuova, che mi abbia lasciato almeno un ricordo da conservare, un’esperienza di cui fare tesoro, qualcosa che mi ha fatto sentire vivo. C’è qualcosa da salvare anche nei giorni più bui: qualcosa che mi arricchisce, che aumenta la mia esperienza, che mi aiuta a non compiere sempre gli stessi errori.
Non sempre ci riesco: magari sono nervoso, stanco, scoraggiato, e il non riuscire a trovare una etichetta adeguata per la giornata appena trascorsa aggiunge frustrazione e angoscia. Se questa situazione dura giorni, finisce per diventare un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.
Quando le cose si fanno spesse, quando il gioco si fa duro, è difficile non farsi prendere dallo sconforto; per cercare di resistere io avvicino l’orizzonte e vivo alla giornata. Piccoli passi per cercare di stare meglio senza pensare alla big picture, perché quando sono giù mi è difficile vedere la parte mezza piena del bicchiere.
Piano piano se ne esce. Un bit alla volta, una pagina al giorno. Una scatola in più da mettere in magazzino.
(Photo)
Commenti
10 risposte a “Scatole”
E’ un po’ quello che faccio io.
In più cerco anche di non romperle, le scatole.
Sia le mie perché anche quelle che contengono le giornate più brutte, come dici tu, hanno sempre qualcosa di utile; sia quelle degli altri perché la vita è complicata per tutti quindi non mi va di peggiorarla anche ad altri.
Qualche volta non mi riesce, rovino un po’ la vita pure ad altri, e la coscienza mi rimorde. La maggior parte delle volte riesco a non fare danni (a parte quelli che faccio a me) e questo mi aiuta: è una delle cose buone che metto in tutte le mie scatole che chiudo a fine giornata.
Un abbraccio Andrea e grazie per avermi ricordato questa bella cosa.
Così faccio anch’io da anni. :-*
E’ una cosa che devo iniziare a fare. Purtroppo nei momenti più difficili tendi poi a prendertela con le persone che ami, senza purtroppo che sia colpa loro.
Alcuni giorni preferiamo chiuderci nei nostri bellissimi scatoloni piuttosto che rompere quelle altrui. L’unica pecca è che a volte in quei scatoloni ci rimane poco ossigeno e ci troviamo un po’ troppa polvere, magari da sparo per bucare la scatola e guardare fuori con occhi da alieni. Certe mattine sono così.
Ho messo via un pò di rumore
dicono così si fa nel comodino c’è una mina
e tonsille da seimila watt.
Ho messo via i rimpiattini
dicono non ho l’età
se si voltano un momomento
io ci rigioco perchè a me… va.
Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissimo da me.
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n’è stato ce n’è ce ne sarà.
(…)
(L.Ligabue – Ho messo via)
Piano piano e sempre avanti. Un abbraccio!
“Vivo la vita giorno per giorno. Una riga di codice senza bug alla volta” – Douglas Coupland, Microservi .
Consigliato a tutti i geek.
Mi piace molto “avvicino l’orizzonte”…e mi piace “riordinare” ogni tanto e trovare ogni giorno almeno un motivo di positività e alla fine comunque trovare il tempo per un piccolo “grazie” e affidarmi al pensiero che nulla accade per caso..
Mai.
E’ molto tempo che per me non esiste più una big picture, se si esclude Bibi; se guardo le mie scatole sono ammucchiate alla rinfusa in una stanza e non hanno neppure un’etichetta ché non c’è n’è bisogno: sono vuote
…. io mi trovo ad affrontare le stesse strane e fastidiose sensazioni.
Dico strane e fastidiose perchè per come sono fatto io, come sono sempre stato, per come finora ho inteso la mia vita, le trovo quasi estranee alla mia personalità, ma profonde in me stesso….
Rivoglio la mia big picture…. penso e spero siano solo “momenti”…