Tag: pipponi
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La colonna sbagliata
Quello che segue è un muro di testo di affari miei, e l’ho scritto giorno per giorno, catturando al volo le mie sensazioni. Ne pubblico uno stralcio (venti e passa pagine di diario quotidiano sono noiose) perché questo posto è la mia scatola dei ricordi e perché ci ho messo un po’ ad accettare l’idea…
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Turin Marathon 2015. Del quando le cose sono peggiorate improvvisamente.
Dopo una notte di diluvio universale, alle 7 del mattino il cielo è terso e non si vede una nuvola. Arrivati in centro prendiamo l’ultimo caffè e mi preparo per la partenza. C’è meno gente di quanta me ne aspettassi: l’organizzazione dichiarerà poi 2500 iscritti. Mi unisco al gruppo, la temperatura è perfetta, ci saranno…
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Di piedi e di ali
Nella corsa quasi tutto è “interno”, dipende da te stesso, ti arriva da dentro, la ottieni con tempo, pazienza, impegno e a volte sofferenza. La maggior parte dei fattori “esterni” sono irrilevanti: di condizioni atmosferiche, circostanze, sfighe, e inconvenienti di varia natura è inutile preoccuparsi, tanto si tratta di cose al di fuori del tuo…
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Buio
Ti alzi quando fuori è ancora buio, ti prepari velocemente ma seguendo il solito rituale: scarpa destra, doppio nodo, scarpa sinistra, doppio nodo. Allacci l’orologio, esci nell’umido del mattino e l’aria ti saluta con il suo abbraccio un po’ freddo. Non sai come andrà, non lo sai mai; a volte bene a volte meno bene.…
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L’uomo che correva ridendo
L’uomo che correva ridendo si guardava attorno e respirava l’odore della mattina tiepida d’estate. L’aria era il carburante che gli gonfiava il petto e muoveva le sue gambe, le cose che vedeva lo facevano sentire parte del tutto. E per questo rideva. L’uomo che correva ridendo ascoltava musica. La musica era bella, era un onda…
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L’aeroporto di Algeri si fregia della qualifica di “internazionale”
La settimana scorsa sono stato ad Algeri per lavoro; la parte difficile è stata tornare a casa. In Algeria i servizi non sembrano brillare per velocità, e quindi ci premuriamo di arrivare all’aeroporto con abbondante anticipo. Già fuori della porta la prima coda: per entrare bisogna subire il primo di una serie infinita di controlli.…