Oggi è lunedì, giornata normale di lavoro con telefonate, conf call, redazione documenti: solite cose; solo che è quasi una settimana che sono a casa e ormai ho il culo a forma di divano. Con la scusa che ci vedo poco continuo a utilizzare il 49 pollici come schermo secondario, ed è un bel lavorare; aggiungiamoci che sono svaccato sul divano con i piedi sul tavolino ed il quadro del Lavoratore Pigro© è completo.
Sono stato occupato tutta la mattina, ho pranzato velocemente poi di nuovo al lavoro fino a metà giornata, alla pausa caffè. In un impeto di avventura sono uscito a buttare la rumenta sotto un cielo fantastico, di quelli che Genova ti regala improvvisamente a primavera. Qualche telefonata ha poi chiuso lentamente la giornata lavorativa.
Ormai è chiaro fino a tardi e stare a casa mi fa venire voglia di far cose: nel tardo pomeriggio ho cominciato a fare un piccolo banco da lavoro senza averlo deciso prima, senza fare un progetto, senza neppure guardare un tutorial su YouTube: avevo del materiale, delle viti, delle staffe, un avvitatore e non ho avuto paura di usarli.
Conoscete la storiella del tipo che ha un tavolo con una gamba che balla e comincia a tagliare del pezzettini da ognuna per cercare di rimediare e poi si ritrova con un tavolo alto 20 cm? Sono su quella strada lì, ma per fortuna mi sono fermato in tempo; faccio mente locale e domani cerco una strategia migliore, magari uso la pialla. Mi manca ancora qualcosa per stabilizzare un po’ e sto pensando di mettere delle croci di filo di ferro in tensione che irrigidiscano la struttura: praticamente Renzo Piano mi fa un baffo.
Non devo neppure faticare per seguire l’andamento della pandemia perché Nives è costantemente aggiornata da fonti ufficiali e ufficiose e lungo il corso della giornata mi tiene informato, specie in relazione alla logistica ospedaliera, che è in grande affanno.
Sto aspettando una brutta giornata per fare due passi con il cane sui sentieri qui dietro, vediamo come va. Per oggi è tutto, a domani se mi ricordo di scrivere.
Commenti
Una risposta a “Cronache da una pandemia, S01E04”
“senza neppure guardare un tutorial su YouTube”
Io neanche mi allaccio le scarpe senza aver visto un tutorial su YouTube. Per dire…